Di fianco alla cattedrale di Osor si trova il
Palazzo Comunale costruito tra 1410 e 1450 sui resti della Curia Romana. Nella b al piano terra si trova il Museo Archeologico con lapidario al piano terra. Al primo piano si trova la sala delle sedute e sul tetto si trova una torretta con orologio e campana. Sulla facciata laterale si trova un lapide che in inglese e croato racconta la storia della città.
Di fronte al museo si trova il
palazzo del Vescovado con portale in stile lombardo costruito tra 1481 e 1484, disegnato da Giovanni da Bergamo in stile gotico veneziano. Si possono visitare i due cortili interni in cui si trova un museo ecclesiastico con lapidi e cippi ed opere di vari periodi.
Imboccando la strada che dal porto porta alla piazza si incontra la
Chiesa di San Gaudenzio, risalente al quindicesimo secolo: al suo interno si possono ammirare i resti di alcuni affreschi e una scultura gotica del quattrocento. La chiesa ha un piccolo campanile a vela in facciata, con una bifora sovrastata da una monofora e una nicchia trilobata.
Di fronte alla Cavanella si trovava il
Castello del Conte Capitano veneto aveva forma di torre: abbattuto oggi sull’angolo formato dalle mura di cinta del castello si trova il Leone di San Marco che un tempo si trovava nella porta meridionale della città...
Della
Basilica eretta nella parte est di Osor nel IV secolo rimangono i resti vicino al cimitero; era una basilica doppia con tre navate più una sala con battistero affiancata con annessa la residenza del vescovo, per il personale ed edifici di servizio. Dedicata a Maria. In seguito venne aggiunta la cappella per ospitare le spoglie di San Gaudenzio. Venne più volte distrutta e ricostruita fino all’assalto dei Genovesi nel 1377, quando al posto della basilica venne preferita la costruzione di un muro di cinta che lasciò la basilica al di fuori delle mura. Dalle rovine venne ricava una chiesa a una navata – Santa Maria degli Angeli.
Sempre nella parte orientale del paese si può vedere quel che rimane elle
fortificazioni megalitiche risalenti al terzo e quarto secolo a.C. – si distinguono perchè sono grandi blocchi di pietra non collegati da malta - e parallelamente si trovano le mura liburniche preromane che dal cimitero nuovo vanno fino al porto di Bijar. Queste mura vennero rinforzate dapprima dai Greci e poi, i Romani, le alzarono fino a raggiungere l'altezza di 4m. Verranno successivamente ristrutturate dai Veneziani, e sulla porta orientale e sulla porta occidentale verrà posto l'altorilievo del Leone di Venezia.
In fondo al
porto di Bijar si vedono i resti della chiesa di
Santa Maria Maddalena eretta nel 1414 per volere di un patrizio ferrarese stabilitosi a Osor. Di fianco alla chiesa sorgeva un monastero francescano opera di Padre Matteo, frate bosniaco che fece costruire anche il monastero di Martinscica e quello di Porozina verso la metà del quindicesimo secolo.