Martedì sera dopo una rilassante giornata di mare, andiamo a visitare
Zara, città
portuale, ma con un piccolo centro storico che brulica di vita e negozi, molti mercatini e piazzette,
e per mangiare, nonostante ci troviamo in una città molto importante per la Croazia i prezzi non
sono alti e le porzioni abbondanti.
Dopo esserci godudi i primi due giorni di mare, partiamo alla volta delle cascate del fiume
Krka, arriviamo in macchina a
Skradin e da lì con il battello fino a Skradinski buk, dove si paga l'ingresso al parco; c'è molta gente
che fa il bagno(Portatevi il costume!!!), in generale molti visitatori, fa caldissimo ed è molto afoso a
causa delle goccioline d'acqua innalzate dalle cascate, belle da vedere, ma evitate di andare a
vedere il convento con l'altro battello, si paga e non è un granchè.
Nel pomeriggio invece decidiamo di andare a vedere
Sibenik, il centro storico è
davvero caratterisctico, e si fanno delle gradevoli passeggiate, è piccolino ma tenuto bene e pulito,
nel punto più alto si trova il castello di S. Michele, dove si possono fare delle belle foto, sia
alla città che al mare e le isole che lo circondano, si paga 10 Kune per entrare, ed apparte il
punto di vista veramente bello, del castello rimane ben poco.
Giovedì altro giorno di relax al mare, mentre venerdì mattina partiamo per i Laghi di
Plitvice; lungo la strada,
si riconoscono evidenti sengni lasciati dalla guerra, numerosi cimiteri di poche tombe e case distrutte,
ci tira su il morale la vista di numerose case in costruzione, segno della voglia di ricostruzione di questa
Nazione.
Arriviamo all'entrata sud, per l'esattezza la stazione 2, prendiamo i biglietti (85 Kune l'uno) e una cartina
con i sentieri (20 Kune), indecisi sul percoso da prendere e sul fatto che un gruppo di italiani era
stato erroneamente informato che se ne potevano fare solo due, optiamo per quello più lungo che dopo si
trasformerà con nostra immensa gioia in una bellissima gita fatta di lunghe camminate, trenini per
ritornare al punto di partenza e visitare anche i laghi bassi e 2 traghetti che attraversano
uno dei 16 laghi per tornare ancora una volta alla stazione 2, permettendoci cosi di vedere tutti i
laghi e cascate in circa 6 ore, consiglio di fare come noi se avete solo un giorno a disposizioni per
vederli.
Comunque, su questo Paradiso ci sarebbero da spendere centinaia di pagine per descriverlo, non mettetevi
gli occhiali da sole, levateli assolutamente per vedere i colori che ogni singolo scorcio di paesaggio
riesce a regalare(Portatevi la macchina fotografica è d'obbligo).
Gran parte dei sentieri si fa tramite passerelle di legno che circondano tutti i laghi, permettendo ai
visitatori di sentirsi immersi in quella natura incontaminata; l'acqua è ovunque e sembra uscire da
ogni angolo, pianta o roccia, nei laghi miriadi di trote nuotano aspettando qualche briciola di pane
dalla gente di passaggio, ci sono anche molti uccelli, piante e fiori di ogni genere.
A metà cammino arriva la pioggia, niente che ci fermi, inoltre la folta vegetazione ci ripara,
nonostante il grigiore delle nuvole è ancora possibile fare foto stupende ed i laghi non
smettono mai di abbagliarci con il loro colore che gioca tra il verde e l’azzurro cristallino.
Verso le sei, piuttosto stanchi, ma felici di aver visitato questo parco nazionale estremamente
da sogno, ritorniamo a Seline per il meritato riposo.
Ah, giusto per informare, le stazioni in tutto sono 5, nelle quali si trovano, punto ristoro, tavoli
per pic-nic, bagni e la fermata dei trenini e dei traghetti, il tutto organizzato molto bene e nonostante
le persone fossero molte, non ci è mai capitato di far code, solo di aspettare per qualche minuto il
traghetto, ma è del tutto comprensibile.
Il sabato comincia molto tardi, ci alziamo alle 11 e mezza di mattina, stiamo un po' nella piccola
spiaggia che circonda la pensione dove siamo alloggiati e poi partiamo per vedere qualche altro piccolo
paese.
Prima tappa a Nin, piccolissimo paese con porticciolo con impronta romana: resti del tempio, mura e
porte all'entrata di esso, lo si gira in poche decine di minuti, giusto che non si voglia
restare a mangiare in una delle trattorie poste nella piazza vicino alla chiesa, all'interno delle mura.
Si riparte e questa volta tocca a
Vir, paese che non c'ha per colpito, si vede che è metà di molto turismo,
sembra una pineta delle nostre spiagge mischiata ad una città di pescatori, però il mare è davvero
molto bello.
Tornando indietro, decidiamo di fare un salto a Novigrad, la strada per raggiungerla, col buio è terribile,
il paese è grazioso, ma la sera non ci regala la stessa bellezza che deve avere di giorno,
la rocca o castello, non abbiamo ben capito e ben illuminata dal basso con potenti fari e l'effetto è
sicuramente bello da vedere, volevamo anche mangiar li, ma l'unica terrazza che abbiamo trovato aperte
offriva del pesce a 150 kune in più rispetto a quello che prendavamo a Seline, quindi dopo aver visto
il listino ce ne siamo andati via facendo ritorno a
Starigrad Paklenica e fermandoci a mangiare da una
signora proprietaria di alcuni appartamenti con una terrazza ristorante che da sulla strada costiera,
persona gentilissima, ci siamo fatti una mangiata di carne mista con patate, birra, caffè, grappa, più
un'altro liquore offerto da lei a 11 Euro a testa, senza contare che siamo usciti di la quasi ubriachi,
il quantitativo di liquore e grappa era pari a quello di un bel bicchie!
re d'acqua normale.
Non è ancora finita la serata... facciamo ritorno alla nostra pensione, dove il sabato organizzano
feste con un DJ locale che avrà avuto sui 45-50 anni, che spaziava dalla musica di qualche hit del momento a
Zucchero, canzoni Croate e Greche; credo di non aver riso tanto in così poco tempo, un gruppo di
motociclisti Ungheresi che si fermavano li solo quella notte ha dato spettacolo con il proprietario
della pensione, uno che dalle sei di mattina è gia in giro che lavora, fino a l'una di notte.
Andrea e Marzia (settembre 2007)