Anfiteatro - Arena di Pola:
costruito presso la strada principale che da Pola portava ad Aquileia e a Roma (Via Flavia) durante il regno di Augusto, ampliato nel periodo di Claudio e terminato sotto i Flavi (tra il primo secolo a.C. e il 14 d.C.)con pietre provenienti dalle cave presenti nella periferia della città, venne ampliata dall'imperatore Vespasiano.
Veniva utilizzata per le naumachie (combattimenti navali) e i combattimenti dei gladiatori.
Utilizzato come fonte di pietra per costruzioni dalla Repubblica di Venezia venne restaurata in epoca napoleonica. Oggi viene utilizzata per spettacoli teatrali e concerti, ogni anno vi si tiene il Pola Film Festival.
La struttura dell'anfiteatro è composta dalla sovrapposizione di due serie di archi più un terzo piano costituito da una parete con aperture quadrangolari - dopo l'allargamento voluto da Vespasiano la pianta ellittica misurava centotrentadue metri e mezzo per centocinque ed era alta trentadue metri e mezzo a ovest, altezza che si riduce verso est (lato opposto al mare) dove sono presenti solo due ordini di archi appoggiati a un massiccio basamento.
E' composta da uno spazio per la lotta o arena, dal palco o cavea per venticinquemila spettatori da corridoi circolari comunicanti e dal vano sotterraneo per la raccolta dell'acqua piovana. Ci sono quattro torri verticali di scale di comunicazione tra i due piani superiori.
Negli anni trenta viene parzialmente rinnovata e diviene teatro di spettacoli di lirica e altri avvenimenti pubblici, mentre nel 1950 si apre l'epoca degli spettacoli estivi a cielo aperto e delle manifestazioni musicali, cinematografiche e sportive.
Nei sotterranei dell'Arena si può visitare la mostra permanente sulla coltivazione di vite e olivo.
In Via Kandler, proprio vicino all'arena, è stato trovato il più grande "giacimento" di anfore al mondo, molte si trovano ancora in sito, altre fanno parte della mostra permanente dell'arena.
Piccolo teatro romano:
si trova all'interno delle mura cittadine, nella parte orientale del colle dove sorge il Castello; si conservano le fondamenta di una struttura scenica e parti della tribuna.
Oltre all'Arena Pola aveva altri due teatri, il piccolo teatro romano e un teatro fuori città sulle pendici del monte Zaro di cui non rimangono resti.
Museo archeologico istriano:
Istituito nel 1925 e aperto al pubblico nel 1930 ospita reperti provenienti da ogni località archeologica dell'Istria. La prima raccolta era rappresentata da reperti di Nesanzio, fino agli anni trenta il museo ospitava quasi esclusivamente reperti di Pola.
Tra gli altri reperti vi si trovano i resti di una pavimentazione a mosaico rinvenuta in una villa del primo secolo a.C. e una pergola con ornamenti a intreccio.
Al secondo piano sono esposti reperti dedicati al mondo romano e al Medioevo.
nel museo operano tre dipartimenti - preistoria, antichità e medioevo - e ci sono biblioteca e laboratorio.
Nel museo vengono allestite anche mostre tematiche temporanee.
Forum:
della piazza principale della Pola antica si conserva solo il Tempio di Augusto; era il cuore amministrativo e culturale dalla città.
Il foro si trova sul versante ovest del colle della città; nella parte nord sorgevano altri due templi uno dedicato alla triade capitolina Giove, Giunone e Minerva e il tempio di Diana - insieme al tempio di Augusto rimasero intatti fino al settimo secolo quando le strutture non più utilizzate vennero utilizzate come fonte di pietra da costruzione.
Oggi nei mesi estivi la piazza ospita numerose manifestazioni culturali.
Arco dei Sergi:
si trova al termine della Via che dal forum procede verso est, era appoggiato alla Porta Aurea e venne costruito tra il 27 e 29 a.C. commissionato da Salvia Postuma Sergi. Verso nord si trovano le altre due porte che si sono conservate, Porta Ercole e Porta Gemina.
Porta Gemina:
costruzione databile intorno al secondo-terzo secolo oggi conduce al museo archeologico del Castello - davanti alla porta sono stati ritrovati i resti di un mausoleo ottagonale del primo-secondo secolo.
Porta Ercole:
è il più antico monumento di Pola risalente al primo secolo a.C., si trova tra due torri medievali - costituita da blocchi di pietra con scultura della testa di Ercole in cima alla volta e iscrizione che cita i nomi di Lucio Cassio Longino e Lucio Calpurnio Pisone incaricati dal Senato Romano di costruire una colonia tra il quarantasette e il quarantaquattro a.C..
Cattedrale dell'Assunzione della Beata Vergine Maria:
sorge lungo la via che dalla strada Flavia arriva al Forum - costruita su resti paleocristiani venne ampliata e ristrutturata in più riprese fino ad ottenere la forma attuale nel quinto secolo; costruzione a pianta rettangolare allungata suddivisa da due ordini di colonne; la zona dell'altare si trovava nella zona nord divisa dal corpo principale da un podio semicircolare. Intorno all'altare si conservano i resti di pavimento a mosaico del quinto-sesto secolo con iscrizioni memoriali.
Nel quinto secolo venne costruito il fonte battesimale con pianta a croce di fronte alla chiesa, abbattuto nel 1885. La facciata tardorinascimentale è del sedicesimo secolo, mentre il campanile di fronte alla chiesa è del diciassettesimo secolo (1671-1707) e venne costruito con blocchi di pietra prelevati dall'Arena. A est si trova un piccolo parco che rimpiazza la Chiesa di San Tommaso costruita nel quinto secolo e demolita nel medioevo.
Chiesa della Madonna del Mare:
si trova sopra l'Arsenale è in marmo bianco e rosa e venne consacrata dagli austriaci nel 1898 come chiesa della Marina;
Cappella di Santa Maria Formosa:
costruita in stile ravennate in pietra, originariamente faceva parte dell'abbazia benedettina demolita nel sedicesimo secolo - i mosaici che decoravano muri e pavimenti sono conservati al museo archeologico.
Cimitero della Marina:
ex cimitero austroungarico fondato nel 1862 su quattromila metri quadri oggi estesi a ventiduemila; vi si trovano sepolti dodici ammiragli dell'Impero austroungarico e un ammiragli o turco, trecento soldati italiani e tedeschi, le vittime del naufragio della nave Baron Gautsch e gli equipaggi delle navi militari Viribus Unitis e Szent Istvan.
Chiesa di San Nicola:
chiesa ortodossa costruita nel sesto secolo con abside poligonale ravennate venne ristrutturata in fasi successive e nel 1583 venne affidata alla comunità religiosa ortodossa e oggi appartiene alla Chiesa ortodossa Serba.
Ospita icone di valore e, in particolare, un'iconostasi del maestro Tomios Batos del diciottesimo secolo.
Chiesa e convento di San Francesco:
si trova sul pendio del foro romano, costruito nel quattordicesimo secolo su edificio preesistente. La chiesa viene costruita nel 1314 in stile tardoromanico con decorazioni gotiche.
Castello:
costruito nel 1630 con pianta quadrata e bastioni a punta su commissione del governo veneziano e disegni di Antoine de Ville a difesa della città.
Dal 1961 ospita il Museo Storico dell'Istria con reperti dal Medioevo ad oggi divisi per sezione: città di Pola, storia istriana medievale e storia moderna con collezioni che vanno dalla vita cittadina, alla storia della marineria e della cantieristica, numismatica, stemmi, armi , memorie e registrazioni audio e filmati e comprendono oltre quarantamila oggetti.
Palazzo Municipale:
costruito e successivamente ampliato nel periodo dal decimo al sedicesimo secolo, presenta una fusione di vari stili architettonici. Sul muro orientale si intrecciano stile romanico e gotico, le sculture presenti negli angoli racchiusi dalle colonne rinascimentali rappresentano Telemone e Sirena.
L'iscrizione in facciata riporta la data di nascita del municipio (1296).
Porto con il suo cantiere navale.