CROAZIA IN SCOOTER BURGMAN 400
La decisione di un viaggio avventuroso è venuta quasi per caso
guardando il sito www.croaziainfo.it. Ad un’iniziale paura
nell’affrontare in scooter per la prima volta tanta e sconosciuta
strada si è subito sostituita la voglia di vedere posti che in...
... molti ci descrivevano come meravigliosi sui vari forum della rete. Subito, io e la mia ragazza abbiamo raccolto informazioni sui posti che valeva la pena visitare e quelli che potevano aspettare dati i non molti giorni a disposizione. L’idea però è quella di partire da Bologna ed arrivare a Dubrovnik alternando giorni di relax al mare con passeggiate “culturali e naturalistiche”. Una volta a Dubrovnik andare nel nostro Gargano dove la famiglia ci aspetta per altre vacanze. I giorni precedenti alla partenza sono dedicati al tagliando e messa a punto del mezzo: gomme nuove, olio, controllo freni, candela, pulizia filtri ecc. Il tutto lo faccio con la massima accortezza e precisione.
24/07/2005 - 1° Giorno
Partiamo con il Burgman 400 già carico nel sottosella, bauletto da
52L, e borse laterali con borsetta termica per l’acqua,
giacche da moto, guanti e interfono collegato ad un lettore MP3
per rendere meno noiosi i tratti di autostrada. Lasciamo l’uscio di
casa alle 5.20 del mattino. La temperatura e il tempo non
lascerebbero presagire nulla di buono ma alle 7.30, quando
siamo ormai vicino Venezia, un gran bel sole ed un cielo
sereno prendono il sopravvento. Dopo due soste per far colazione
e carburante arriviamo nell’isola di
Krk fermandoci ad ammirare il panorama non
appena superato l’affascinante ponte. Scendiamo fino alla cittadina
di
Krk dove arriviamo alle 11.20 dopo 450 km
e 5 ore di ottimo viaggio.
La voglia di vedere la città è più forte della necessità di
trovare un posto per dormire. La città è bellissima, a misura
d’uomo e meno affollata del previsto. Intanto, nella zona
residenziale di Krk, poco distante dal centro storico, mentre
guardavamo tutte le insegne di affitto camere, un signore
gentilissimo ci accosta per proporci un appartamentino.
Discreto, pulito ben fornito 28€ (200kune a notte per due persone).
Lasciamo i bagagli, doccia e subito al mare.
Il territorio marino è molto simile a quello delle mie parti
(il basso Gargano) ma l’acqua è tanto limpida quanto gelida.
I fondali spettacolari. Non c’è molto posto sulle distese
scogliose e ci si deve un po’ adattare. Approfittiamo del per
andare al supermarket (Konsum) per comprare il necessario per
la colazione del giorno dopo e cambiare, con un tasso accettabile,
i nostri euro.
La sera a Krk c’è un’atmosfera rilassante grazie anche ad
un clima perfetto. Ci fermiamo in un ristorante per
la cena (Konoba Sime) suggeritoci dalla nostra guida
Routard. Mangiamo calamari alla griglia e scampi alla
griglia con riso. Ottimi. Birra, buona ed economica.
Paghiamo in tutto 21€ circa. Andiamo a letto di corsa per
due motivi: siamo stanchi morti e i 50cl di birra fanno effetto.
25/07/2005 - 2° giorno
Ci svegliamo con tutta la calma possibile e dopo un’abbondante
colazione partiamo verso il sud dell’isola per conoscere
Baska. La strada che porta a questo caratteristico paese
pullula di gente che offre le sue camere e i suoi appartamenti
sicuramente a prezzi ancora più bassi di Krk. La spiaggia
di
Baska
è una delle più grandi della Croazia ed è
caratteristica poiché dà l’impressione di essere non lungo
le rive di un mare limpidissimo, ma sulle sponde di un lago.
Anche qui l’acqua è gelida ed anche qui gli italiani si fanno
sempre riconoscere. C’era un gruppo che, senza apparente
motivo, costruiva un muro a terrazzo con le grosse pietre che
raccoglievano dal mare. Noi non potevamo fare altro che ridere
di tanta ingegnosa perdita di tempo. Nel pomeriggio torniamo a
Krk
e prepariamo lo scooter e i bagagli per ripartire il
giorno dopo. A cena scegliamo nuovamente il ristorante della
sera prima dove abbiamo la brillante idea di ordinare carne.
Era buona ma il condimento a base di aglio e pinzimonio è
stato micidiale…. In tutti i sensi.
Giriamo ancora con piacere il centro storico di Krk
e decidiamo di andare a letto perché ci aspetta una giornata pesante.
26/07/2005 - 3° giorno Sveglia alle 6.00 e partenza per il Parco naturalistico di Plitvice dove molti raccontano di meraviglie ineguagliabili. La strada prevista non è lunghissima: 170 km. Bella per certi tratti, angosciante per altri. I segni della guerra in alcuni paesi sono ancora visibili. Fanno impressione i cimiteri di poche tombe collocati nelle vicinanze di ruderi distrutti dalle granate. La tristezza ci attanaglia e le tre ore di viaggio sono interminabili, anche il tempo ci mette del suo con una fitta nebbia a tratti. Alle 9.00 arriviamo ai Laghi di Plitvice accedendo dall’entrata sud, la 2. Colazione al bar. Prendiamo i biglietti di ingresso (95 kune a persona). Scegliamo di fare il giro che dura 5-6 ore e che è uno dei più completi. La passeggiata in questi posti è stupenda, bisogna anche togliersi gli occhiali da sole per godere dei colori che la natura può offrire nei suoi esseri viventi e nei suoi elementi. Cascate, laghi, torrenti, animali, fiori, funghi, pesci: un tripudio di vita, di suoni e di colori. Puliamo i nostri polmoni da città e dopo 3 ore di cammino ci fermiamo al ristoro dove mangiamo un pollo in due fatto ad uno spiedo tradizionalissimo, patate fritte e i soliti 50cl di birra (8 €). Alle 15, terminato il nostro piacevolissimo giro, decidiamo di non restare a dormire nell’entroterra ma di spostarci sulla costa. Dopo 280 km di un’autostrada tanto nuova quando deserta e desolata arriviamo a Trogir e decidiamo di fermarci. Trogir è un caos totale di macchine, scooter, barche e gente. Ci risulta difficile trovare un posto per una sola notte al solito prezzo di 28-30 euro, ma non ci diamo per vinti e riusciamo a trovare una signora vicino al ponte sulla sinistra che ci dà una bellissima camera a 220kune. La stanchezza regna sovrana e dopo la doccia usciamo per conoscere la città. E’ bellissima, piena di turismo e locali. Le stradine strette sono molto caratteristiche. Ceniamo a casa e subito a letto.
27/07/2005 - 4° giorno
Risistemati i bagagli sullo scooter partiamo per la vicina
Spalato
(25km). Anche questa città si mostra caotica, ma con lo scooter
ci muoviamo bene ed arriviamo al porto per informarci dell’imbarco
per Hvar.
Facciamo i biglietti ed in attesa delle ore 14,00
(ora imbarco) visitiamo il vicino palazzo di Diocleziano.
Parcheggiamo lo scooter proprio nelle vicinanze, per l’ennesima
volta evitiamo di pagare parcheggi non proprio a buon mercato
per chi arriva in macchina. Il palazzo di Diocleziano è
molto suggestivo. Mangiamo un dolcino alla crema buonissimo e
sostanzioso. Ci spostiamo verso il porto dove visitiamo
la Nave scuola Italiana Palinuro che mi ricorda i miei
trascorsi sull’Amerigo Vespucci. Sotto un caldo micidiale
aspettiamo ansiosi l’imbarco per l’isola di
Hvar (costa 17€ due
persone e la moto). Dopo due ore di mare arriviamo
nell’isola al porto di Stari Grad dove molti abitanti
del luogo mostrano i cartelli di affitto camere ed
appartamenti. Il primo appartamento che
vado a vedere è fatiscente quanto economico, ma non lo prendo
e sulla strada c’è un signore che ci offre un mini
appartamento per tre giorni a 600kune (83€ c.a). Lasciamo
tutti i bagagli e corriamo e rinfrescarci al mare che è a
due passi. La cosa che ci colpisce molto è il paesino
di Stari Grad, accogliente, silenzioso, economico e molto
ben tenuto. Ceniamo al ristorante Odissey con
spiedini di carne e calamari fritti. Tutto
buono ed economico (19€ in tutto); il servizio lentissimo
dava modo di godere appieno della meravigliosa
atmosfera della piazza. Molto rilassante il
giro nel paese, nelle viuzze e sul porticciolo.
Tornati a casa veniamo accolti dai canti dei vicini che
colmi di birra hanno intonato fino alle 3.00 una
rapsodia di canti italiani e croati. Finito
il loro concerto inizia quello dei grilli.
28/07/2005 - 5° giorno
Partiamo per una giornata al mare nella vicina
Hvar.
Stupenda la città, la dominazione veneziana è tangibile.
Il mare non è più bello di quello del Nord della Croazia
anche se è più caldo. Nel pomeriggio torniamo a Stari Grad
fermandoci al mare nella spiaggia di Milna, molto carina
ed accogliente con un mare stupendo. Ritorniamo
per la cena all’Odissey che sembra aver velocizzato
i suoi camerieri. Ordiniamo del pesce alla griglia
(due orate e una spigola enorme) veramente ottime per
soli 250 kune comprensive di birra e contorno.
Dopo una piacevolissima passeggiata tra le bancarelle e
i locali di Stari Grad andiamo a letto sperando di
non trovare altri cantanti in vena di concerti.
29/07/2005 - 6° giorno
Decidiamo di passare la giornata al mare a Jelsa. Il posto però
ci delude sia per il mare che per la cittadina che non
ha niente di particolare. Le spiagge sporche e strette ci
fanno propendere per gli scogli. Torniamo presto a
StariGrad dove andiamo a fare la spesa per cenare a casa.
Risistemiamo i bagagli per la partenza dell’indomani
per
Korcula. In proporzione l’imbarco per l’isola di
Korcula è più caro (due persone e scooter 52€) e meno
frequente per chi imbarca anche i mezzi: solo Sabato e Lunedì.
30/07/2005 – 7° giorno
L’imbarco è previsto per le 8.20. Al porto conosciamo una simpatica
coppia di Pescara anche loro in scooter, in attesa del traghetto
che li riporta a casa. La traversata risulta meno confortevole
di quella da Spalato a StariGrad. Arriviamo a Korcula sotto un
sole caldissimo (più di 40°). Veniamo accolti da molta gente
che tra il caos cerca di affittare le proprie case. Accettiamo
la proposta di due signori bosniaci che ci offrono un appartamento
grande a 740 kune per tre giorni (102€).
Korcula è tanto bella
quanto cara rispetto ai posti finora visitati. La casa si trova
leggermente fuori Korcula, vicino al porto di Dominice e alla
strada che porta a
Lumbarda.
Dopo la solita sistemazione andiamo
in una minuscola spiaggia a ridosso del centro del paese: mare
stupendo con vista sulla vicinissima Orebic. Nel pomeriggio
visitiamo la città piena di chiese e monumenti, la presunta
casa di Marco Polo e le viuzze caratteristiche che si snodano a
spiga di pesce. La sera ceniamo in un
ristorante che si trova ai piedi delle mura e si affaccia sul
mare. Qualitativamente non siamo ai livelli di Stari Grad e la
guida Routard ha preso la solita cantonata. L’acqua minerale
costa come la birra. Dei galli stranissimi disturbano le nostre
notti con schiamazzi di ogni genere ma la padrona di casa ci
dirà che non si può proprio fare nulla.
31/07/2005 – 8° giorno
Con calma al mattino andiamo al mare nella vicinissima Lumbarda
dove troviamo una spiaggia pulita, spaziosa, poco affollata e
con un mare davvero bello. Ci restiamo con piacere tutto il giorno.
La sera, nel centro storico di
Korcula, ceniamo al ristorante
Tramonto dove tentiamo di mangiare degli spaghetti ai frutti
di mare che sono un po’ scotti ma non malvagi. Le porzioni
sono esagerate. Il piatto di pesce non è niente male. Il
conto è un po’ salato rispetto alle precedenti esperienze
anche perché il prezzi sono aumentati rispetto a quelli scritti
nel menu.
Passeggiata per
Korcula ed escursione nei paesini che sono
sulla strada che porta all’altro capo dell’isola, cioè a
Vela Luka.
31/07/2005 – 9° giorno
Anche oggi passiamo la giornata al mare a Lumbarda con
il solito pranzetto a sacco. Il clima è stupendo ed il relax
è totale anche se ci stiamo un po’ iniziando a stufare
dell’isola. A cena organizziamo un mini barbecue in casa con
della carne davvero buona presa al market.
1/08/2005 – 10° giorno
Salutiamo la padrona di casa che ci offre la colazione e
andiamo al vicino imbarco per Orebic (costa pochissimo anche
perché è un battello che in mezz’ora ti porta a destinazione).
Sbarcati ad Orebic prendiamo la strada per
Dubrovnik
attraversando tutta la penisola del Peljesak e dopo 160km di
una strada divertentissima e con un bel panorama giungiamo a
Dubrovnik
che si presenta subito affascinante e ricca di
sorprese. All’ingresso della città incontriamo un vecchio che,
dopo una trattativa, ci dà una camera per 250kune per una notte.
Visitiamo la città con un caldo infernale. Il traffico
automobilistico e pedonale è impressionante. Se fossi
stato in macchina forse sarei ancora lì a sbattermi per
il parcheggio che, al contrario che per le moto, è a pagamento.
C’è tanto da vedere ed in questo la guida Routard si rivela
utile. La sera a cena ci fermiamo in un ristorante adiacente
alla chiesa di S. Biagio (ristorante Penatur). Spaghetti
e calamari alla griglia con birre e patate fritte il tutto 29€.
Ci godiamo l’atmosfera serale di questa meravigliosa
città tra il porto e le mura.
2/08/2003 – 11° giorno
Ultimo giorno in Croazia. La tristezza è palese; anche il tempo è
grigio e si prepara la pioggia che per la prima volta in
questi giorni si fa viva. Giriamo ancora un pò nelle stradine e
nel grande stradone principale di
Dubrovnik (la Placa) e appena
vediamo il cielo nero andiamo giù verso il porto. Ci tratteniamo
lì per un bel po’ di ore, anche a causa della pioggia) fino
alle 23,00. Nel frattempo conosciamo le vicende di altri italiani.
Conosciamo una simpaticissima coppia di Vico Equense, Valeria
e Paolo con cui ci facciamo compagnia durante la traversata
per Bari. Un grosso saluto a loro.
L’indomani arriviamo a Bari alle 7.00, ma dobbiamo
attendere le 8.00 per l’apertura della dogana.
Caro Gargano arriviamo per altri 16 giorni di vacanze.
Dopo 1478 km fatti in scooter e 1000€ spesi in due calcolando
proprio tutto arriviamo a casa e rischiamo il linciaggio
da parte dei nostri genitori che non sapevano della nostra
avventura in scooter, ma ci credevano relegati in città
a lavorare. La nostra felicità per il nostro viaggio però
li contagia e ce la caviamo con un’immancabile predica.
OSSERVAZIONI SU:
Le
strade: sono ottime, meglio di molte strade italiane: ben
asfaltate, segnalate e sicure. I pedaggi non sono alti tranne
che per il ponte di
Krk (4,80 euro per le moto) di nemmeno
1 km. E’ pressoché impossibile
perdersi se si seguono le
indicazioni. Le
autostrade sono nuove e non trafficate:
a tratti desolanti. I parcheggi non sono sempre a buon mercato.
Noi in scooter abbiamo risparmiato almeno 50€ in tutto.
I
supermercati: non molto ordinati e puliti. I prezzi
specie di frutta e verdura sono alti e il pane e i dolci sono ottimi.
Gli alloggi: prenotare non serve a nulla. Credo sia
matematicamente impossibile non riuscire a trovare un buco in
qualsiasi momento della stagione. Sconsigliati gli
hotel.
Gli appartamenti privati sono ben tenuti tranne rare eccezioni.
Il cibo: è ottimo soprattutto nel pesce. È economico
rispetto all’Italia me se ci si vuole abbuffare si
spendono comunque 30€ a persona.