E’ ovvio che il giudizio su un luogo dove si andrà in vacanza è fortemente determinato dalle aspettative che si nutrono per la vacanza stessa: la tranquillità dell’isola e la semplicità di tutto quello che incontravamo erano proprio quello che cercavamo. Quindi non ci lamenteremo mai se non c’erano spiagge finissime,
locali alla moda o se in casa mancava la caffettiera. A parte che lo sapevamo già, ma sono comunque fattori che non hanno mai pesato. Ad
Ugljan si respira un’aria pacifica, quasi innocente, per certi versi, le numerose costruzioni che stanno nascendo anche se sono molte mi sembra che in qualche modo si inseriscano nel paesaggio, anche solo per quegli stupendi giardini che ogni casa possiede. E la gente ci è parsa molto cortese. Orgogliosa di essere croata, disponibile, con voglia di crescere ma con ancora in mente la tragicità della guerra. E chi ha sentito anche solo l’odore della guerra probabilmente conserva un gusto diverso per la vita.
Anche i servizi, autobus, traghetti, bar, ristoranti ci hanno soddisfatto, oltre a costare in media davvero poco. Unico neo è stato il tour alle Kornati: le isole sono davvero belle, ma noi abbiamo fatto il giro prenotando dall’ufficio informazioni di
Preko e ci hanno fatti andare con una barca
lentissima: 3 ore di viaggio (da
Kuklijca) all’andata, 2 e mezza al ritorno, per poi ritrovarsi solo 2 ore a disposizione su un’isola altamente turisticizzata e tutto sommato nemmeno tanto attraente (al lago salato dell’isola c’era talmente tanta gente che sembrava di essere a ferragosto in
Versilia...).
Vabbe’, pace, vorrà dire che abbiamo sbagliato compagnia o che in termini di organizzazione di tour devono perfezionarsi. Anche
Zara è carina, ma per noi era troppo “civilizzata” come si suol dire, ed alla fine ci siamo stati una giornata soltanto. L’isola era molto meglio!
Insomma, se e quando potremo ci ritorneremo più che volentieri, e comunque ci sentiamo di promuovere a pieni voti e di consigliare la casa Agava della dolcissima signora Anita e tutta l’isola di
Ugljan.
Michele e Irene (agosto 2005)