Premetto che è il secondo anno consecutivo che vengo in Croazia,
quindi sono già abbastanza pratico della zona,
e facilmente raggiungiamo la nostra meta, la ridente cittadina di
Vodice. Vodice è veramente una bellissima località, il mare è
stupendo come in tutta la Croazia per giunta,
la gente è cordialissima, l'anno scorso ho conosciuto un s
acco di croati, sono simpaticissimi. Arriviamo così alla nostra
abitazione, la stessa dello scorso anno, la casa di Darko Bogdan,
mai conosciuto una famiglia piu' simpatica di questa: Darko,
sua moglie Milena, la loro figlia Ivana con cui ci siamo
contattati dall'Italia e l'unica che parla italiano,
la nonna fotocopia di Rita Levi Montalcini e il mitico cane
collie sbafatutto Irma. Ci sistemiamo nella nostra piccola ma
accogliente casetta con tanto di giardino e posto auto, mica male,
dopodichè porto Debora un pò in giro per i vicoletti di Vodice
accompagnati dal nostro inglese maccheronico.
Dall'anno scorso niente è cambiato, ci sono pochissimi italiani,
sempre molti inglesi e tedeschi che si divertono come matti,
la solita pulizia per le strade, il solito splendore che
la caretterizza. Una volta sul lungomare vado a salutare
il mio amico Simun dell'omonimo ristorante, ed è lì che
consumeremo gran parte delle nostre cene,s i mangia da incanto.
E il primo giorno passa così trotterellando avanti e indietro
tra una chiacchieratina e luuuuuuuunghe soste di Debora nei
vari negozietti, fino a quando mi viene la brillante idea di
tornare a casa prendendo una scorciatoia (?!?) I 10 minuti dell'andata,
diventano 40 del ritorno per tornare a casa di sera con i
piedi fumanti, che idea brillante che ho avuto con le benedizioni (?!?)
della santa Debora. Il giorno dopo ci rechiamo zaino in spalla
a Sibenik, una magnifica cittadina
arroccata su un colle, molto suggestivo il castello e la cattedrale
di St. Jacov, la visitiamo da cima a fondo dopodichè
ci inoltriamo in una strettoia dove vi troviamo uno splendido
ristorantino e decidiamo di sostarvi per il pranzo.
Nel pomeriggio torniamo a Vodice e ci equipaggiamo
per andare in spiaggia, che poi non è altro che un insieme
di piattaforme artificiali messe in mare, perfette per me che
non sono un amante della sabbia.
Di sera dopo aver attraversato di nuovo il paese ci rechiamo a
casa per la strada che conosco, non per la scorciatoia, per
prepararci per la prima uscita serale. Troviamo un Vodice
diverso, quello che di giorno è calmo non molto affollato e
di un silenzio quasi surreale, di sera si trasforma in un viavai
di gente, artisti di strada che improvvisano spettacolini,
gruppi di peruviani che mettono in mostra il loro folklore,
oltre a croati stessi che mettono in vendita oggetti tipici
artigianali. A tarda sera si va a cena da Simun che ci cucina
dei calamari fritti ripieni buonissimi e dei medaglioni di
vitello con salsa di formaggio da assaggiare assolutamente.
Con lo stomaco pieno ci dirigiamo stanchi ma soddisfatti
per il primo giorno, verso casa. Dal giorno dopo in poi ci siamo
divertiti come matti e abbiamo visitato tantissimi posti,
ma quelli che più ci sono rimasti impressi sono:
l'isolotto di Murter, attaccato alla terra ferma con un ponte,
dove l'acqua del mare è limpidissima, e poi il parco nazionale di
Krka,un luogo stupendo, dove c'e'una cascata immensa e ci si può
fare anche il bagno, anche Zadar è una città molto interessante.
Complessivamente ho trascorso una vacanza magnifica con Debora,
vorrei ringraziare anche la famiglia Bogdan per l'accoglienza
superlativa,pensate ci hanno anche organizzato 2 cene,
una a base di pesce alla brace ed una a base di salsicce (cevapcici,
buonissimi). Che dire più,sarò ripetitivo ma io ci torno
anche quest'anno in Croazia, sempre nella stessa casa,
perchè ho il desiderio di visitare anche Spalato,
Dubrovnik e soprattutto
Zagabria, ho il desiderio di rivedere
la famiglia Bogdan, di rivedere Simun e poi come posso fare a
meno di Vodice, è così lijepa...
Non vedo l'ora di partire il 15 agosto. Ciao a presto.