MERCOLEDÌ 08/06/2006: OREBIC E DINTORNI (km 7)
Al nostro risveglio il tempo è buono e, dopo una veloce colazione, ci rechiamo al monastero francescano di Orebic. Fondato tra il 1470 e il 1480, è ubicato su un promontorio che si affaccia sull'isola di
Korcula (della quale si può ammirare l'omonimo borgo con le sue mura fortificate) offrendo al visitatore una vista incantevole.
Il monastero, con ingresso a pagamento, vanta anche un piccolo chiostro, sotto ai cui pavimenti, fino al 1829, sono stati sepolti i marinai e i capitani di Peljesac. La chiesa è dedicata alla Madonna degli Angeli, protettrice dei marinai: ancora oggi i battelli che passano emettono un fischio di "saluto" a cui rispondono le campane del monastero.
All'interno del refettorio sono conservate varie tele ad olio tra cui cui spicca una "Madonna con Bambino " di Lorenzo Lotto ed un'"Estasi di S. Francesco" del cav. D'Arpino. In una sala attigua è possibile ammirare una serie di pregevoli modellini di velieri, una serie di ex-voto in argento, antichi sestanti e altri oggetti legati alla vita marinara.
La chiesa contiene una bella pala d'altare e un'icona della Madonna degli Angeli.
Usciti dal monastero facciamo una passeggiata lungo una strada panoramica che, però, dopo qualche centinaio di metri, finisce in una proprietà privata.
In tarda mattinata scendiamo al porto dove, parcheggiata la moto, recuperiamo un orario dei traghetti. E' ora di pranzo: dove andare?
Il lungomare di Orebic è carino, ma i ristoranti offrono solo menù graditi ai turisti tedeschi. Fortunatamente, prima del porto, ecco un bistrot posizionato in riva al mare, dove, all'ombra dei pini marittimi, possiamo gustare un pollo allo spiedo con contorno di insalata fresca e patatine godendoci il panorama.
Il pomeriggio lo dedichiamo all'ozio passeggiando sulla spiaggia di ciottoli e leggendo.
GIOVEDÌ 09/06/2006: OREBIC - KORCULA - VELA LUKA - KORCULA - OREBIC - TRPANJ (km 155)
Lasciata la nostra stanza ci rechiamo al porto dove prendiamo il traghetto che, in 15 minuti circa, ci porta a
Korcula. Il borgo veneziano è molto bello e vi possiamo ammirare, in particolare, la chiesa di S. Marco, in stile gotico e la casa a torre di Marco Polo.
Da Korcula andiamo a Lumbarda per ammirare le poche spiagge sabbiose (secondo noi, non ne vale la pena) e poi proseguiamo per Vela Luka. Lungo la strada, a Smokvica, abbandoniamo la strada principale e prendiamo la deviazione per Brna che ci consente di percorrere un tratto di strada lungo la costa: il panorama è molto bello e ci ricompensa dei pochi km percorsi in più.
Alle 13 siamo a Vela Luka e pranziamo al ristorante Pod Bore (l'unico aperto) e poi ci rechiamo al porto dove scopriamo che, in questa stagione, i traghetti per
Hvar si riducono a 1 al giorno….alle 5 del mattino!
In effetti, l'orario dei traghetti riporta questa informazione ma, a nostra discolpa, possiamo dire che il malefico foglietto è decisamente poco chiaro le prime volte che lo si consulta.
Con una consultazione più attenta scopriamo che da Trpanj, sulla penisola di Peljesac, parte un traghetto che alle 9 del mattino porta sulla costa; successivamente da Drvenik, c'è un traghetto che porta a Hvar. Decidiamo quindi di tornare sulla terra ferma e di campeggiare a Trpanj. Il campeggio, un po' appartato e spartano, vanta una piccola spiaggia.
NOTA: secondo noi, l'isola di
Korcula non merita una sosta prolungata, solo il borgo antico vale la pena di essere visitato e, per fare ciò, potrebbe essere interessante valutare l'uso di un traghetto taxi (che attracca al porto del borgo e non a quello esterno per i traghetti che portano i veicoli (a 3 km dalla città)) lasciando così la moto (o la macchina) sulla terra ferma. In questo modo si potrebbe ottimizzare la giornata visitando in mattinata il monastero di Orebic e, nel pomeriggio, il borgo di Korcula.