Dugi Otok di Branko e Nicoletta


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Saljske uzance o corsa degli asini a Sali sull'isola Dugi Otok
Sali sull'isola Dugi Otok e Tovareca muzika


 "Festa degli asini" a Sali - il nome della sagra è ufficialmente "Saljske uzance", ma chi ha visto una volta la gara degli asini (con tanto di fantini) in 3 giri intorno al porto di Sali, la ricorda come "Festa degli asini". La sagra si tiene in agosto e dura 3 giorni durante i quali Sali diventa il centro dell'arcipelago (l'evento sociale DOC con un'importanza per i residenti alla pari di una finalissima dei mondiali). Il paese si veste a festa, vengono addobbate tutte le case e si preparano le tavolate con prodotti tipici, e piatti della cucina tradizionale...

 "Tovareca muzika" - è un'orchestra autoctona che si vede esibire principalmente durante le Saljske Uzance. Più che suonare, Tovareca muzika deve fare rumore utilizzando corna, tamburi o qualsiasi "strumento" a portata di mano. Oltre che alle sagre è particolarmente gradita ai matrimoni, specialmente quando gli sposi hanno già una certa età e si chiede alla Muzika rumore a tutto volume: all'ultimo matrimonio di due sessantenni che si ricorda, i membri della Tovareca Muzika per poco vennero ricoverati per esaurimento...
Non è inusuale vedere l'orchestra suonare immersa fino alle ginocchia nell'acqua del porto...!


Brbinj a Dugi Otok
porto di Brbinj a Dugi Otok


 Brbinj - "Ristorante Sjor Bepo" - sei tavoli sotto il pergolato - il marito ai fornelli e la signora a fare la cameriera (se non occupata a chiacchierare con gli ospiti). Altro che slow food: slow moving, slow living - tutto rigorosamente lento - proprio come deve essere. Chiedete pesce e la signora vi porterà 4-5 esemplari metà dei quali non sapete neanche che pesce sia (il vostro supermercato di fiducia non lo vende sicuramente) e vi parla d'un bellissimo dentice che il marito ha pescato ieri, però lo hanno mangiato gli ospiti ieri sera (!!! - più fresco di così ...) dei pomodori che sono del suo orto - ma l'anno scorso la siccità li ha distrutti e ha dovuto comprarne - e poi, ad ordinazione presa, eccola che torna con la proposta: "quei signori hanno ordinato il risotto al nero di seppia - ormai lo stiamo facendo: ne volete anche voi?" , e finite a mangiare il miglior risotto della vostra vita. Ci è sembrato di capire che tutte le barche a vela di passaggio per Dugi Otok (con skipper che di posti se ne intendono) si fermino a cenare da " Sjor Bepo".
Se vi assalgono i gatti, la signora verrà e vi spiegherà quale sia il loro gatto, quale dei vicini e come si chiamino...


baie a Dugi Otok
il faro di Veli Rat a Dugi Otok


 Pesca - l'altra baia a Brbinj (opposta - rispetto a quella dove attracca il traghetto) ci ispirava particolarmente per la pesca - è profonda (ci saranno sicuramente dei pesci grandissimi) e sicuramente, abbiamo pensato, ci sarà meno gente a farsi delle risate quando sbaglieremo i lanci o ci si attaccherà l'amo al fondale.
Nel negozio specializzato a Verona ci hanno dato delle "attrezzature spaziali" e dopo una ventina d'anni di nuovo con la canna da pesca in mano riproviamo la fortuna. Come esca usiamo il pane - come si addice ai pescatori inesperti: al primo lancio peschiamo un mini scorfano che poi fatichiamo a togliere dall'amo (punge!). L'amo è troppo basso - lo spostiamo ed adesso abbiamo a che fare con dei pesci più furbi, ma ci mettiamo poco per tirare fuori il secondo. E' divertente! I gatti che ci hanno raggiunto nel frattempo guardano inorriditi mentre ributtiamo in mare anche questo. Con il calare della sera i pesci diventano sempre più grossi - e diversi: qualcuno sa quale specie sia questo accanto? Al rientro constatiamo di aver buttato indietro un cena - non erano pesci grandissimi, ma era una cena per due... e se avessimo "fatto sul serio"? ... andiamo a vedere cosa ha pescato oggi Bepo!
... alla fine ai poveri gatti sull'orlo di una crisi abbiamo lasciato una scatoletta di sardine, per farci perdonare!


Veli Rat a Dugi Otok
la scalinata della torre del faro di Veli Rat


 Veli Rat - non si può andare via da Dugi Otok senza essere saliti al faro di Veli Rat. Dopo aver "ispezionato" l'abitazione del custode del faro cercandolo - custode che poi compare sempre improvvisamente (sarà un fantasma...?) per farvi il biglietto - potete iniziare a salire la scala a chiocciola che conduce in cima al faro - da fare invidia a Hitchcock. Alla fine delle scale claustrofobiche, cosa si può trovare se non scalini ancora più stretti ed una porta che sembra quella di un sommergibile, e che dopo averla aperta, vi farà esplodere tutto l'Adriatico davanti agli occhi. E sotto i piedi! La vista della sottile ringhierina che circonda la punta del faro fa emettere al vostro corpo una colla particolare a causa della quale niente più potrà staccarvi dal corpo del faro stesso.
Ambientatisi, lo spettacolo è ipnotizzante. Prima di scendere, date un'occhiata al piano ancora più alto dentro il faro, alla più grande lente che potrete mai vedere.
Imperdibile la passeggiata fino al relitto del mercantile italiano affondato davanti a Veli Rat (che il mare lentamente si sta "mangiando") e alla baia Pantera dove è d'obbligo un bel bagno prima della passeggiata di rientro...


mare turchese a Sakarun
la spiaggia di Veli Zal e l'isolotto di Mezanj


 Spiagge - sulla parte "esterna" dell'isola Dugi Otok per tutta la sua lunghezza (50km) non ci sono abitati o case - a parte il faro di Veli Rat. Si tratta solo di individuare la stradina giusta che si stacca dalla strada principale che percorre l'isola e si va finire in qualche baia solitaria (tenendo conto che la propria automobile probabilmente non è una 4X4).
Non trovandosi da Dugi Otok verso il mare aperto nessun altro scoglio (fino ad Ancona) basta una giornata di scirocco forte per far approdare sulle spiagge un po' di quanto l'Adriatico ha accumulato (o prodotto) - bisogna preventivare "la compagnia" in spiaggia di qualche tronco "restituito" come prezzo da pagare per la solitudine dei posti e delle spiagge e ci siamo lanciati in una sfida: chi trova più ciabatte sinistre vince! ...armandosi di un sacco, si può contribuire nel ripulire un po' la costa... qualcosa bisogna pur raccogliere!?
Solo durante uno dei nostri ultimi soggiorni a Dugi Otok abbiamo scoperto la fantastica spiaggia di Mezanj o Veli Zal una decina di km prima della già conosciuta Saharun o Sakarun. Siamo rimasti con un conto in sospeso con alcune stradine fino alla prossima visita (alcune portano a "deludenti" campi), ma rimane la sensazione che nonostante 14 anni su e giù per Dugi Otok ci sono ancora posti da scoprire - se non perdessimo ogni volta di nuovo tempo a rivedere i nostri posti preferiti...


Baia Pantera e Uvala Most
mercantile affondato: quel che resta davanti Veli Rat

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