Il campeggio è situato in un vecchio oliveto che da direttamente su una graziosa
insenatura. C’è tanta ombra e il mare è stupendo !
L’ indomani mattina variamo la barca , l’armiamo di tutto punto e , nel pomeriggio, la battezziamo nell’ azzurro
mare della Dalmazia: “ Picia ” va che è una bellezza !
Passiamo qualche giorno veleggiando tra le numerose isolette antistanti
il campeggio. Per noi “Picia” non ha più segreti e freme all’ idea di raggiungere le Incoronate. Ancora qualche giornata di tempo non ottimale e finalmente il 16 giugno si parte: rotta 270° - Isole Incoronate !
Sono le 7 del mattino , non c’è un filo di vento e il buon vecchio Yamaha 4
cavalli inizia a fare il proprio dovere: quasi 5 nodi costanti. Il mare è un sogno!
Dopo 30 minuti costeggiamo l’ isola di Vrgada (43°51’ e 15°29’) con la sua
bella spiaggia di sabbia di nord est situata al di sotto dello scoscendimento di
terra rosso – marrone visibile da molto lontano.E’ poi la volta di Gangaro
(43°52’ e 15°27’) isoletta abitata solo nei mesi di luglio e agosto da villeggianti e
dove diamo fondo nel piccolo porticciolo in 50 cm d’ acqua. Già che ci siamo ,
decidiamo di fare quattro passi tra le piccole e spartane casupole di pescatori.
Tra gli oleandri e alcuni gatti miagolanti incontriamo l’unico abitante dell’ isola
intento ad armeggiare con le reti da pesca. Lo salutiamo, ci risponde
cordialmente. Il posto è silenzioso , ordinato e lindo e nell’ aria si avverte forte il
profumo di essenze e di fiori : un paradiso !
Il nostro obiettivo resta però sempre quello : le
Isole Incoronate. A malincuore ci rimettiamo in
viaggio. Si è alzata la brezza , mettiamo a riva le
vele e via di bolina ! L’ isola di Zut è oramai in
vista e alle 12.00 entriamo nella omonima baia dove è
situato il Marina Aci ( 43°53’ e 15°17’30”).
Il posto è incantevole , ci sono pochissime barche , quasi tutte a vela , e tutti ci
salutano cordialmente. Rimaniamo incantati da una minuscola casetta in pietra
immersa nel verde con il suo piccolo moletto sul quale un simpatico vecchietto è
tutto indaffarato a riparare una rete da pesca . Lo salutiamo con gli occhi lucidi
di commozione, ci risponde alzando la mano e sorridendo.
Ripartiamo verso la tanto agognata meta senza trascurare la stupenda baia di
Bizikovica (43°53’20” e 15°17’ ) dove diamo fondo su un mare di vetro. Un tuffo
è di rigore . L’ acqua però si rivela un po’ troppo fresca e la veloce risalita in
barca è piuttosto scontata.Sono le 13.00 e ci è venuto un certo appetito. Ma …
sorpresa ! Sulla riva sbucano ,non si sa da dove, 4 o 5 bambini che iniziano a
urlare a squarciagola “ Italia, Italia , spaghetti , ciao !” Hanno visto il tricolore
Il nostro obiettivo resta
però sempre quello : le
Isole Incoronate. A
malincuore ci rimettiamo in
viaggio. Si è alzata la
brezza , mettiamo a riva le
vele e via di bolina !
L’ isola di Zut è oramai in
vista e alle 12.00 entriamo
nella omonima baia dove è
situato il Marina Aci
( 43°53’ e 15°17’30”).
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a poppa ! Siamo gasatissimi !
"Picia" mette allegria a tutti ! Mica è finita qua :
all’ improvviso arrivano svolazzando decine di piccoli gabbiani affamati che , a
modo loro , reclamano del cibo. Siamo circondati ! Gettiamo in mare un po’ di
pane e assistiamo divertiti ai soliti bisticci tra questi simpatici volatili marini. Ma
è ora di ripartire e così , dopo alcuni bordi , siamo all’ ingresso di Mala
Proversa ( 43°53’20” e 15°13’24”), uno degli accessi al Parco delle Incoronate.
C’è molta corrente contraria e quindi decidiamo di ammainare e di dare
motore.In pochi minuti attraversiamo lo stretto canale mentre l’ isola di Katina ci
scorre a sinistra in tutto il suo splendore. Stiamo entrando nella Baia di Telascica
e una capatina nel fiordo di Usovine ( 43°54’ e 15°11’42”) è di rigore. Barra a
dritta e ci infiliamo tra le rive alte e scoscese scatenando un putiferio tra i
gabbiani che qui regnano indisturbati. Voli acrobatici , un gracchiare infernale ,
l’ acqua profonda di un blu dipinto di blu , fiori e verde dappertutto : la natura dà
spettacolo !! Rimaniamo immobili a motore spento imbambolati di fronte a tanta
bellezza. La picchiata di un gabbiano indispettito ci riporta rapidamente alla
realtà.