Abbiamo optato per il rapido trasferimento nella vicina isola di Ugljan (dopo aver telefonato per trovare un alloggio) che si è rivelata una scelta felice, sia per l'atmosfera più raccolta dei paesini (noi eravamo a Preko, il porto principale e credo anche il più abitato) che per le calette nascoste. Abbiamo soggiornato per 6 notti in un monolocale proprio di fronte al porto, che non splendeva di luce propria... ma avevamo comunque a disposizione l'angolo cucina, un balconcino e soprattutto un affitto modesto di 30 euro al giorno in due. Consiglio: portarsi da casa caffettiera, scolapasta, apriscatole (non tutte la scatolette hanno l'apertura furba..!!!!) e magari pasta, olio e adattatore per corrente (se li fanno pagare bene). Il mare in vicinanza dei paesi e quindi dei porti non ha molto fascino e secondo noi non invita al bagno, ma era comunque preso d'assalto dai turisti pigri che non riescono a spostarsi dieci metri dalla casa e che lasciano i loro sporchi resti come ricordo.
Per trovare un bel mare bisogna avventurarsi per stradine spesso sterrate che salgono prima in montagna e poi scendono verso la costa, ma generalmente l'ultimo tratto va percorso a piedi lungo sentieri comunque segnalati e più o meno battuti. Lo sforzo viene ripagato dalla tranquillità e dalla trasparenza delle sfumature del blu che offre la caletta in cui si arriva, anche grazie alla presenza di scogli. Le scarpine anti-riccio è meglio portarle, anche se in realtà è difficile riuscire proprio a calpestarli perchè sono nascosti, più che altro per camminare sugli scogli che sono abbastanza taglienti. Una delle escursioni tanto pubblicizzate, la fortezza di Sveti Mihovil, sulla montagna dietro Preko, non ha nulla di speciale ed è veramente mal tenuta, piena di rifiuti e lasciata cadere a pezzi. Perchè non salvaguardano il loro patrimonio artistico e naturale?? Oltre ad essere un dovere dovrebbe essere anche una fonte di ricchezza economica per l'isola, no? appena trovano un angolo, magari su una strada secondaria e panoramica in cui sarebbe anche bello fermarsi un attimo, lo adibiscono a discarica... è un peccato.
La sera sull'isola è meravigliosa: i porticcioli sono illuminati, raccolti e molto romantici, costellati di Konoba, i ristorantini deliziosi che offrono tavolini all'aperto, cordialità e un'ottima cucina, molto curata ed a ottimi prezzi. Segnaliamo a Preko Konoba Petrina e Konoba Barbara; a Kukljika Barba Tome e Stari Mlin. Squisiti i cevapcici, sempre serviti con una salsina standard di peperoni, un pò di cipolla affettata e patatine fritte; buonissimi anche tonno e sgombro ai ferri, insalata di mare e di polipo, calamari alla griglia e cozze, il tutto sempre immancabilmente arricchito con quintali d'aglio (chi non lo gradisce si può mettere il cuore in pace, ma almeno non si abbufferà come noi che abbiamo mangiato come dei maiali!). Anche la bietola e i fagiolini sanno di aglio, solo l'insalata è zona franca. La pasta asciutta non l'abbiamo assaggiata per non rischiare, ma ci siamo indirizzati verso la zuppa di pesce che non è male ma il pesce l'ha visto solo da lontano (d'altronde per 3 euro non si può pretendere chissà cosa) e la zuppa di verdure (molto buona). Magari è meglio evitare di prendere il gelato sfuso, può piacere giusto ai tedeschi! Invece è buonissima la frutta, soprattutto l'uva. Curiosità: abbiamo notato tante auto con targa americana... ma tante... Si sono fatti trasportare l'auto dall'altra parte del mondo per andare - senza offesa - a Ugljan??
Seconda tappa del viaggio è stata Split, dove l'idea era quella di imbarcarci subito per l'isola di Hvar, ma avendo perso il traghetto ci siamo trattenuti il pomeriggio e la notte in città. Ed è stata una buona occasione per visitare una città che in periferia fa venire i brividi... ma nel centro storico offre suggestivi scorci di stradine e piazzette di pietra bianca. Ci sono numerose possibilità di alloggio offerte da persone che vagano con un cartello "apartmani" o "camere", ma chi girava nella zona del porto non sembrava proprio in forma smagliante... comunque non possiamo dire nulla perchè le camere non le abbiamo viste. Siamo invece stati avvicinati in una piazzetta da un nonnino molto pacato e ben tenuto che ci ha proposto una camera a circa 20 euro a testa, "ma bella, bella camera!vedere!". Il nonnino abitava in una stradina adiacente il centro, leggermente in alto rispetto al porto, in una zona tranquilla. A casa lo aspettava la moglie che evidentemente lo sguinzaglia tutti i giorni a reclutare ospiti per arrotondare la pensione. La camera era semplicissima e pulitissima, tirata a lucido ed essenziale, così come il bagno (questo in comune). Sono stati davvero gentili e ci è dispiaciuto non riuscire a fare due chiacchiere con loro perchè non parlavano nè italiano nè inglese... solo croato e tedesco. La sera ci siamo avventurati a mangiare la pizza sapendo di rischiare e pronti a pagarne le conseguenze. In effetti non era un granchè, del tipo fastfood, credo per il formaggio che non era mozzarella e per l'olio.