Da visitare nell'entroterra
Radonic Situato nell'entroterra a 17 chilometri da Sibenik e solo 7km dal bivio Krka Tromilja-Lozovac si trova il villaggio di Radonic che offre un ottimo esempio di ambiente rurale pittoresco e tranquillo, con vecchie case, animali domestici, vigneti, giardini e frutteti, con possibilità di degustazione di piatti tipici dalmati come prosciutto affumicato, formaggio di pecora, agnello allo spiedo e pane cotto in un vecchio forno originale, il tutto accompagnato da vino locale.
Vodice si trova inoltre vicino ai parchi delle Kornati, delle cascate Krka, a Sibenik.
Falcon Center
Il Falcon Center si trova a otto chilometri da Sibenik, e offre la possibilità di conoscere meglio i falchi nel loro ambiente naturale. Sotto la guida di esperti i visitatori hanno la possibilità di godere della bellezza dell'ambiente e trascorrere del tempo con gli uccelli addestrati nel centro, partecipando al momento più importante della giornata: l a caccia.
Il centro è aperto durante tutto l'anno e organizza corsi giornalieri - dalle nove del mattino alle cinque del pomeriggio - o di cinque giorni per chi fosse seriamente interessato ad apprendere i rudimenti della caccia col falcone.
Parco delle cascate Krka:
il parco si trova nella contea di Sibenik-Knin e occupa una superficie di 109 kmq lungo il fiume Krka, 2km a valle di Knin a Skradin e la parte inferiore del fiume Cikola.
Dalla sorgente il fiume Krka misura 72,5Km, di cui 49km di acqua dolce e 23,5km di acqua salmastra. La sorgente si trova alla base del monte Dinara a 3,5km da Knin. (segue)
Parco Naturale del lago Vrana:
il parco si trova sulla strada che da Vodice porta a Zara tra Pirovac e Pakostane e occupa un'area di 57kmq; il lago Vransko coi suoi oltre 30kmq di superficie è il più grande lago naturale della Croazia e si estende parallelamente alla costa.
E' una riserva ornitologica per uccelli acquatici con sorgenti di acqua dolce potabile e un sistema di paludi ed è stato dichiarato parco naturale il 27 luglio del 1999. Il bacino del lago Vrana è anche un sito archeologico estremamente ricco: da vedere l'acquedotto romano.
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Siti archeologici:
Resti di muri a secco appartenenti ad un insediamento preistorico fortificato sono stati ritrovati sopra il villaggio di Gaceleze, nelle immediate vicinanze di Vodice, e all'interno delle mura difensive sono stati trovati resti di architettura residenziale. Sul versante sud orientale della collina ci sono i resti di una necropoli le cui tombe sono state ampiamente esplorate con rinvenimento di reperti che rimandano alla Grecia e frammenti di ceramica realizzati dagli artigiani del posto, oltre a molti gioielli di metallo. Approssimativamente la necropoli e l'insediamento risalgono agli ultimi secoli del primo millennio a.C..
Rakitnica:
Rakitnica è un insediamento che risale al 1311. Accanto ai muri perimetrali delle case ancora visibili è stata costruita la chiesa di San Giovanni nel 1455. Dal momento che oggi il paese è disabitato la chiesa è attiva solo due volte l'anno: nei giorni di festa in cui si celebra San Giovanni. Su ordine delle autorità veneziane in Sibenik, gli abitanti iniziarono la costruzione di Gradina, cittadella fortificata, nel 1509 all'epoca della minaccia turca. Quando Rakitnica cadde nel 1571, i turchi allestirono il loro accampamento a Gradina. Dalla roccaforte i turchi controllavano tutto il territorio circostante e solo nel diciassettesimo secolo, col crollo definitivo dell'impero, i turchi si ritirarono da Rakitnica.
Acquedotto romano:
Ai piedi della collina dove sorge l'insediamento di Arauzona, era stato costruito un sistema per la raccolta delle acqua piovana. La struttura aveva copertura con volta a botte e due aperture per l'afflusso dell'acqua piovana.
L'acquedotto, o serbatoio turco come viene erroneamente chiamato dagli abitanti di Vodice, è ancora usati per abbeverare il bestiamee fornisce acqua ai vicini oliveti.
Prizba:
Nel territorio di Srima si trovano le fondamenta di una basilica doppi tardo antica, ed è stata restaurata e conservata. L'edificio venne costruito tra la fine del quinto secolo e l'inizio del sesto. Si possono osservare chiaramente le due parti quasi identiche della chiesa, i resti di alcune camere e due tombe illiriche.
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