Sbarcati a Molat, come d'abiturdine, prendiamo possesso della
casa prenotata mesi prima - a proposito casa Goga, l'appartamento a piano terra,
bellissima terrazza, bella vista con gli unici pini del
porticciolo a farci ombra, bellissimo bagno! Oltretutto il parcheggio per
la nostra auto è proprio di fronte, così che scaricare i bagagli non ci occupa che
qualche minuto . La proprietaria ci spiega che
sull'isola "non si usa chiudere a chiave perchè ci conosciamo tutti e qui
nessuno ruba" - confermando la nostra impressione di essere arrivati
"nell'isola dei Puffi": piccola, piena di colori, di farfalle e profumi.
Domanda: dove si va a mangiare? Lì vicino, in fondo alla baia: il ristorante è abbastanza piccolo,
la terrazza sul mare molto invitante, il riso ai frutti di mare di più
(il parmigiano no! Sconsigliatissimo!).
Per gli acquisti di emergenza (pane, latte e marmellata o patè) c'è un piccolo
chiosco nel porto - vicino al bar - mentre il negozio "più grande"
(relativamente parlando) è in alto nel paese vero e proprio e vende un po'
di tutto: noi comunque abbiamo fatto spese a Zara, abbiamo tutto il
necessario anche per una grigliata di carne - non si sa mai!
La prima passeggiata nel paese è da curiosi - ci sono anche le case in
pietra che sono la nostra passione!, c'è la posta, il negozietto di alimentari e una manciata di case di residenti.
Verso la baia Jaz ci sono case "di villeggiatura" con ampi giardini, una bella
pineta percorribile solo per un tratto - o, almeno, noi la percorriamo
solo per un pezzo, quello pulito dal sottobosco, perchè non siamo
attrezzati per un'esplorazione più approfondita e durante il soggiorno
la pigrizia la farà da padrone! La spiaggia della baia è in parte cementata,
comodissima, in parte di roccia "giovane" (cioè artificiale), il fondale è pietroso, c'è un po' di sabbia e l'acqua non è
subito profonda, tanto che una giovane coppia di tedeschi può far
giocare il loro bimbo piccolo. Noi con pinne, maschere e boccagli
ci mettiamo a "giocare" più avanti curiosando tra pesci, sassi dalle
buffe forme a parallelepipedo e ripeschiamo qualche conchiglia e
qualche scheletro di riccio marino (molto belli a forma di palla schiacciata
di varie sfumature di verde o di viola).
Passiamo la giornata a cuocere sotto il sole e a nuoticchiare qua e là,
un po' per riprenderci dal viaggio, un po' perchè l'assoluta tranquillità dell'isola
invita all'ozio totale: ci rifaremo il giorno dopo visitando Brgulje.
Il paese - Brgulje - è collegato a Molat da un'ottima strada asfaltata
ad una corsia, dritta, senza grandi dislivelli (a parte per salire e scendere dal e al porto di ogni paese)
tanto che è un peccato non aver portato le biciclette (e sull'isola
non c'è alcun punto noleggio) - il paese è raccolto intorno a una
baia dall'acqua di varie sfumature di blu e verde, il fondale è sabbioso,
la spiaggia di cementata e tutt'intorno alla baia corre una passeggiata
che percorriamo a piedi: ci sono ben due ristoranti, un negozio che vende di tutto, e
tante case private affacciate sul mare con bei girardini colmi di fiori
e piante grasse - anche qui l'atmosfera è di relax assoluto.
Nikola - settembre 2005