Diario di bordo - crociere in Croazia
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Un lui e una lei alla banchina di Spalato: lui ingegnere chimico da poco laureato e già al lavoro, lei laureanda in architettura. Molto carini, educati. Affinità tra ingegneri: anche lo skipper lo è.
A vela a sei nodi verso Milna, dieci miglia a sud, per dare loro il benvenuto; mi stupisco sempre quando vedo queste dieci tonnellate che filano in silenzio sul mare. Cena a Milna a base di pesce, venti euro pro capite. Oggi andiamo a Scedro, nella rada riparata a nord, Uvala Lovisce, dove Rato mi ha promesso di tenere una boa. Da Milna circa 25 miglia a sud. Rato ha davvero tenuto la boa, appena entrati ci è venuto incontro e ce l'ha data. La sera, a cena, agnello sotto campana: tenero, umido, prelibato. "Vittorio, vuoi una bottiglia di vino?" Come fai a dire di no, anche se sai che te la farà pagare quindici euro? Non puoi, e poi sai che sarà vino ottimo, bianco, fresco. Bagni a sfare. La notte in rada è sempre meravigliosa.
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L'indomani verso Korcula, a quattordici miglia circa verso sud, senza vento, ahimè! L'ingegnere vuole imparare ad andare a vela; dopo sommaria istruzione, gli affido il timone, è molto compreso, lei si sta mettendo il latte super abbronzante!
A Korcula, come al solito, bisogna entrare presto, pena non trovare posto. I ragazzi, dopo mangiato, sono andati in visita alla cittadina. Questa Aci Marina è l'unica Aci fino a Dubrovnik ed è centrale rispetto alle isole vicine, magnifiche, ma dove è quasi impossibile approvvigionarsi d'acqua e attaccarsi alla corrente; considerando i consumi degli ospiti, siamo abbastanza autonomi con 500 lt d'acqua; chiaro che provenendo da rade e volendo andare in altre, questa sosta è necessaria. Ricordiamoci poi che Korcula, dal punto di vista storico e architettonico, è un posto da vedere.
Domani da Niko, che è simpaticissimo. Ha un molo e un ristorante sul canale che porta a Ston; scendi al moletto, venti passi, ti siedi sotto il pergolato, mangi aragosta, frutti di mare, pesci: li prende al molo nelle ceste in acqua! Il posto si chiama Ribaraska Kuca - Kobas, circa 25 miglia a sud di Korcula.
L'architetta scende "OK, io rimango qui." L'ingegnere la guarda… e non favella.
Prima di cena, facciamo il bagno in quest'acqua limpidissima. A cena: ostriche, tartufi di mare, crudi, come antipasto; pastasciutta ai frutti di mare; vino. Vita da cani!
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A questo punto non capisco più cosa vogliono fare, boh, tanto a noi va tutto bene! Dopo cena, lei conferma che non si vuole muovere e, dopo la colossale sbronza presa a cena, fanno il bagno a mezzanotte, urlando, ridacchiando, svegliando mezza baia, ma tant'è: si divertono. Meno male, cuor contento il ciel l'aiuta!
Oggi sveglia alle dieci, colazione, bagno, caffè da Niko, bagno. Niçoise, riposino. La hostess è a fare acquerelli per Niko; preziosa la hostess, è medico, il che in barca non guasta, è pittrice professionista… Cena con busara di quattro scorfani e un'immensa coda di rospo!
Ritorno da Ston a Scedro, quasi sempre a motore per circa 55 miglia. Scherzi con Rato che ci ha veramente tenuto la boa, bagno, cena… veramente una vita da cani. Questa rada è fascinosa, ci saranno più di cinquanta barche. Domani Milna e sabato Spalato.
Commenti dell'ingegnere e della laureanda in architettura sulla nave, la hostess e lo skipper:
"Barca stupenda. Grazia, una hostess perfetta. Lo skipper…" (commento cassato dalla hostess).
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