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agenti immobiliari
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( le informazioni in questa pagina sono state messe cortesemente a disposizione da Silvano Fait )
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... Comincerò parlando dell' "agente immobiliare croato" - anche se solo recentemente è stato istituito l'obbligo di superare un esame ed è stata creata la categoria degli agenti immobiliari (anche se non so poi nella prassi quanto questa legge venga applicata, e sicuramente non lo è per chi già di fatto esercitava la professione). Premesso che non ho una grande stima per la categoria nemmeno in Italia e che è ingiusto generalizzare semplicemente sulla base di esperienze che, per quanto numerose, rimangono personali, sintetizzerò quanto segue.
• Vengono tutti in ritardo. Tu li contatti dall'Italia, ti fai la tua agendina degli appuntamenti, ti fai la tua bella traversata in nave dell'Adriatico, vai nell'albergo che avevi prenotato, ti presenti puntuale, magari vorresti offrirgli anche da bere tanto per fare l'educato e discutere comodamente, ma loro no. Si fanno attendere, ti spostano l'appuntamento, vanno sempre di fretta, e con la faccia da venditori di macchine usate ti trattano spesso come se tu abitassi a dieci minuti da casa loro.
• Parlando con loro si ha l'impressione che le uniche case in vendita siano quelle che ti propongono e non ne esistano altre. Se putacaso provi a chiedere l'andamento dei prezzi, su cosa c'è maggiore richiesta, se provi insomma a fare una discussione sensata sull'andamento del mercato immobiliare locale a seconda delle zone, delle tipologie abitative, ecc. alzano gli occhi e guardano il soffitto (o il cielo se ti trovi all'aperto) e cominciano a rispondere cercando di eludere la domanda. Un po' come quando a scuola durante l'interrogazione la professoressa ti chiedeva qualcosa che non avevi studiato e tu cominciavi a parlare di qualcos'altro giusto per far passare il tempo aspettando una domanda più facile. Ovviamente non tutti sono così alcuni si lasciano andare e parlano più liberamente, fanno commenti, osservazioni di carattere generale e danno informazioni utili a prescindere dall'esito della trattativa (generalmente questi sono quelli più seri).
• Alcuni hanno un livello di professionalità veramente scarso e poco rassicurante. Questo è dovuto principalmente al boom del settore immobiliare che oltre a persone abbastanza qualificate ha attirato anche cani e porci. Senza parlare poi dei conflitti di interesse (anche se in questo campo noi italiani siamo di buon esempio): agenti che sono al contempo costruttori, avvocati, ingegneri e amici dell'assessore, ecc. Le barriere legali all'esercizio contemporaneo di professioni che generano situazioni di conflitto per il cliente (come ad esempio in Italia il divieto essere iscritti all'albo degli agenti ed avere partecipazioni in società di costruzione) o sono pressoché inesistenti o quantomeno piuttosto labili.
• Molti hanno veramente un approccio da venditori di macchine di pessima qualità. E' importante scartare quelli che hanno conoscenze giuridiche e tecniche evidentemente scadenti.
• Questo è un peccato perché l'affollarsi di personaggi dubbi e vari finisce per creare una certa sfiducia preventiva e ciò porta inevitabilmente a perdere o tralasciare occasioni importanti come gli acquisti a stato d'avanzamento lavori, o il comprare qualcosa quando ancora l'edificio è allo stato grezzo (ed in queste due fattispecie si possono realizzare discreti risparmi di prezzo).
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Una cosa che consiglio è quella di comprarsi le riviste di annunci immobiliari e fare lo sforzo, cartina e dizionario alla mano, di leggerne un po' per farsi un'idea della piazza. In particolare se si trovano annunci di privati e non di agenzie. Può essere utile sapere che in linea di massima in Italia per esempio una trattativa si conclude mediamente con un prezzo del 10% circa inferiore a quello inizialmente richiesto. E' un criterio che per le abitazioni residenziali a una sua validità generale. Tuttavia in momenti di forte domanda dovuta, all'afflusso di capitali esteri, ai tassi di interesse bassi e ad altri fattori questo può non essere vero. Nello specifico è da tenere conto anche una certa ciclicità del cambio euro - kuna. La moneta croata tende a rafforzarsi d'estate, stante l'afflusso di turisti con conseguente aumento di richiesta di valuta locale, per poi indebolirsi d'inverno. Nel mio caso il prolungamento della trattativa per ragioni varie, il contemporaneo avanzamento dei lavori e l'indebolimento dell'euro, hanno fatto sì che l'accordo per il mio appartamento perfettissimo sfumasse proprio il giorno della stipula del preliminare di compravendita a causa della richiesta di 10.000 euro in più rispetto al pattuito da parte del marito della venditrice (sia stramaledetto…) il quale è stato decisivo nel mandare a monte tutto l'affare.
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