...e biciclette e viene considerata parco naturale (anche se la nomination ufficiale è ancora in itinere). L’isola si trova circa a metà strada tra Lussino e Zara, esattamente in mezzo tra Premuda e Olib (Ulbo). Orientata più o meno NW-SE è lunga km 8 ha una superficie di km2 15 e uno sviluppo costiero di km 25. Ha una forma che ricorda un otto, con l’unico paese a cavallo della parte più stretta. Ha due porti, quello a Ovest per il traffico di linea e quello a Est per il traffico turistico. Distanza tra i due porti circa m 700. La vetta più alta è di circa m 85 per cui, pur essendo ondulata, camminarci è un vero piacere. Sfoggia comunque una varietà notevole di giardini anche pregiati (sembra sia un retaggio dei naviganti ottocenteschi che arricchivano le loro case con essenze esotiche). Circa 1200 abitazioni con circa 400 residenti stabili e una popolazione stimata in 2500 durante l’alta stagione. Non ha acqua corrente ma cisterne periodicamente riempite dalle navi. L’acqua però, a quanto mi hanno detto, è buona (noi Veneti la adoperiamo rigorosamente per uso esterno per cui…); comunque i market vendono di tutto senza problemi. Ufficio Postale, Presidio Sanitario con medico sempre presente tranne un giorno alla settimana (quando ha la condotta a Olib), Ufficio Turistico. Panetteria, Gelateria, Ristoranti e Bar senza problemi. Nessun negozio di abbigliamento o altro. Italiano parlato non da tutti ma comunque con un pochino di Ingese o Tedesco… Per altre necessità la Chiesa è sempre aperta. Collegamenti abbastanza frequenti e buoni con Lussino e Zara. Unico inconveniente l’ora di partenza per Zara che è alle 05:45 (diconsi cinqueequarantacinque del mattino, ma tanto si dorme in catamarano). Spiagge simili al resto della costa croata con una simpatica eccezione: Sotorišce degrada verso il mare molto dolcemente e per parecchi metri e inoltre ha il fondale di sabbia finissima e senza fango.

E adesso l’avventuroso (si fa per dire) viaggio.
Partenza in treno Giovedi da Mestre verso Trieste. Due orette di viaggio e poi cinquanta passi fino alla Stazione Autobus per Capodistria. Quarantacinque minuti di viaggio. Abbiamo prenotato per la notte all’Hotel Vodisek a metà strada tra la Stazione Autobus e la vecchia Capodistria. Visita della città (sempre graziosa) e ottimo pasto al Ristorante Skipper sul mare (prezzi in linea col servizio, meno cari che in Italia anche se non regalato). Ottima cena in albergo. Il giorno seguente Jadroagent ci ha fatto i biglietti e ci ha cortesemente portato all’imbarco del Ferry “Marina”. Due parole sul “Marina”: è una vecchia signora di 69 anni, varata in Danimarca che si ostina ancora a galleggiare e che s embra sia la più vecchia nave di linea del Mediterraneo (i Danesi vogliono ricomprarla per metterla in museo). Si parte alle 10:00 (velocità massima nodi 12.8) si costeggia tutta la costa istriana e si arriva a Pola verso le 14:30 (pranzo a bordo). Visitina dell’Arena e poi verso Lussinpiccolo dove si arriva verso le 19:00. Scendo a terra per comprare i giornali. Partenza per Silba alle 20:00, cena a bordo e arrivo a Silba alle 21:30. Il proprietario dell’appartamento ci aspetta e ci aiuta con i bagagli (due trolley colossali). Al ritorno abbiamo fatto esattamente l’inverso (Silba ore 09:00 – Capodistria ore 20:00 circa) compreso il pernottamento a Capodistria. Viaggio forse un pochino lunghetto ma senz’altro mooolto comodo. Abbiamo trovato sottocasa e affacciato sul porto turistico un ristorante dalmato semplicemente spettacolare. Inutile dire che non ne abbiamo cercati altri.