Premetto che abbiamo scelto la Croazia all’ultimo momento perché tutti ne hanno parlato bene e perché abbiamo bisogno di spiagge senza sabbia per motivi allergici. Avendo una famiglia di due adulti e due bimbi piccoli (1 e 5 anni) abbiamo optato per una vacanza al mare senza visitare le città (che in agosto sono troppo calde).
... Inoltre abbiamo deciso di pernottare sempre in camping sia perché è vietato il
campeggio libero e sia perché è fortemente sconsigliato da tutti. La
scelta è stata di dirigerci in Dalmazia per visitarla tutta anche se
l’Istria è molto bella (visitate Opatija!!!).
In Italia, prima della partenza, abbiamo faticato ad ottenere una mappa
stradale e l’unica trovata era troppo piccola. Consigliamo vivamente di
procurarsene una dettagliata magari in uno degli ultimi autogrill
vicini a Trieste in territorio italiano. Segnaliamo inoltre che in
Croazia non ci sono orari nei camping. Si può anche arrivare alle 23
che si viene accolti. Al pomeriggio non ci sono orari di silenzio e
quindi conviene posizionarsi lontano delle stradine principali.
31/07/04
Partenza alle ore 17 da casa per viaggiare con un po’ più di fresco
visto che abbiamo due bimbi piccoli. Arrivo a Trieste alle ore 22,30
(coda alla barriera di Mestre). Pernottamento a Trieste sul molo dove
ci sono molti Camper (posto molto bello ma umido e rumorosissimo tutta
la notte). Le indicazioni per il pozzetto per lo scarico sono un po’
vaghe e non riusciamo a trovarlo.
01/08/04
Partenza ore 8,15 in direzione Croazia. Dopo circa mezz’ora di
coda alla frontiera italiana per il controllo dei documenti (per la
Croazia e la Slovenia è sufficiente la carta d’identità per gli adulti
mentre occorre un documento rilasciato dal comune e vidimato dalla
Questura per i minori). Scegliamo di percorrere la vecchia strada e non
la nuova autostrada con direzione Pag. Visitiamo la piccola isola di Pag dove gli abitanti vendono lungo la strada il tipico formaggio.
Il percorso è molto brutto. La strada da poco oltre Senj fino a Zara
è stretta con molte curve e spesso priva di parapetti o di guard rail
(che comunque sono poco robusti).
Con i bambini è meglio optare per l’autostrada. Dopo una breve visita
dell’isola di Pag (molto bello il panorama che si può ammirare dal
ponte sito a metà dell’isola) ci dirigiamo a Zaton per il camping
village Zaton. Le piazzole sono tutte piene o prenotate e troviamo
posto nell’area libera. Dopo qualche problema con l’allacciamento alla
corrente elettrica (distante circa 40 metri dal camper viste le poche
torrette di alimentazione funzionanti) ci sistemiamo e ci prepariamo
per una passeggiata. Il villaggio è molto bello e ben servito, i prezzi
sono un po’ alti rispetto ai campeggi successivi (35 euro/giorno con 2
adulti, 2 bimbi (1 e 5 anni) e lo sconto della camping card.
La spiaggia è di sabbia riportata ed è lontana circa 300 metri dal
camper ma facilmente raggiungibile con la bicicletta anche se c’è molta
salita al ritorno.
In questo camping facciamo conoscenza con una famiglia di Modena con la
quale diveniamo presto amici e proseguiremo tutto il viaggio (amicizia
che dura tutt’ora). Il camper service della zona libera è privo di
gomma per l’acqua (attacco da 3/4).
06/08/04
alle 15,30 partiamo in direzione Primosten. Percorriamo circa 160 km di strada molto agevole ed arriviamo a Rogoznica.
Questa è una piccola isola molto bella (visitatela!). Qui ceniamo in un
ristorante tipico sul molo. C’è anche un piccolo mercatino locale
serale. Sull’isola non c’è nessun campeggio ed inoltre c’è solo una
strada a senso unico. È bene lasciare il camper in un piccolo
parcheggio all’inizio dell’isola dopo il ponte e muoversi a piedi. Noi
abbiamo seguito le indicazione dell’ufficio turistico ed abbiamo
attraversato l’isola nella stradina. Non è una scelta da farsi… ad un
certo punto la strada si stringe facendoci strisciare tutti gli alberi,
poi una curva a gomito ci fa penare per circa 15 minuti e 3000 manovre
per girare i due camper. Usciti dall’isola ci dirigiamo a sud in cerca
del campeggio Belvedere di Vranjca. (Da notare che abbiamo scelto tutti
campeggi a 3 stelle (e non FKK) per godere di servizi minimi per i
bimbi, comunque la lista completa dei camping si trova su www.camping.hr ed è bene telefonare la sera prima per
sapere se c’è posto). Il camping Belvedere ha delle piazzole libere
molto grandi anche se completamente prive di livellamento (abbiamo
dovuto usare 2 cunei ed il crick oltre ai piedini posteriori!). Il
campeggio è poco bello ed il market è poco fornito, tuttavia la vista è
splendida. La spiaggia è di massi e l’acqua è molto limpida (cosa che
non era a Zaton). Un inconveniente molto grave è che l’acqua della
doccia è sempre fredda a tutte le ore del giorno e siamo costretti a
lavare i bimbi in camper.
Vicino al campeggio (attraversando una pineta esterna) si arriva in un
parco giochi con un grande acquascivolo. I prezzi sono ragionevoli:
circa 19 euro al giorno con la corrente elettrica e considerando che
non accettano la camping card (contro i 35 di Zaton ed inoltre la bimba
di 1 anno non paga). Nel campeggio c’è un ristorante pizzeria dove si
mangia bene ma è necessario pagare in Kune perché in euro il cambio non
è quello reale ma viene arrotondato in loro favore (ci abbiamo rimesso
7 euro in 10 che cenavamo). Il camper service è completo di tutto.
L’acqua è limpida e bellissima ma profonda, fredda e salatissima.
10/08/04
Partenza ore 11 in direzione Spalato
per andare a rifornirci in un centro commerciale e chiedere
informazioni per il traghetto per il rientro (circa 250 euro) che poi
decidiamo di non prendere. Al pomeriggio si riparte per Zivogosce per
il camping Dole. Il camping è libero, senza piazzole segnate e quindi è
un po’ selvaggio. Ci sistemiamo come possiamo in attesa di trovare un
posto migliore. Qui rimaniamo per una settimana intera perché ne vale
veramente la pena. Acqua calda a tutte le ore (anche quelle di punta e
a tarda sera (che spesso non c’è neppure in Italia) spiaggia di sassi
ma non aguzzi (comunque in tutte la Croazia è meglio stare con le
scarpette o con le pinne anche durante il bagno in mare), l’acqua è
limpida e bellissima ma profonda, fredda e salatissima. Vicino c’è un
ristorante dove si mangia bene spendendo poco (anche se i calamari in
tutta la Croazia vengono serviti ancore pieni delle interiora e quindi
devono essere puliti a tavola).
Il 16 agosto in un molo vicino noleggiamo una barca da 8 posti (siamo
in otto) per 75 euro tutto il giorno. Con questa andiamo all’isola Hvar,
che è di fronte al camping, godendo della potenza del motore fuoribordo
di ben 4 HP! La barca è simile a quella descritta dal Verga nei
Malavoglia ma ci divertiamo tantissimo. È proprio una gita che
consigliamo vivamente. Nell’isola di Hvar andiamo a visitare Sucuraj. È
un posto magnifico, piccolo e con poco turismo.
Un giorno di tempo incerto ci rechiamo a Makarska
con l’autobus. La fermata dell’autobus è a circa 500 metri dal camping,
dopo aver atteso circa 1 ora (era in ritardo di 45 minuti) partiamo per
Makarska (16 km). La città è bellissima e quasi tutti parlano italiano,
molto attrezzata per il turismo. Purtroppo il viaggio di ritorno è
allucinante!! L’autobus arriva con 50 minuti di ritardo (forse è la
prassi qui…) l’autista è molto poco cordiale. Per fortuna il
bigliettaio è gentile e ci aiuta a capire dove dobbiamo scendere e fa
fermare il bus vicino al Dole (il posto è privo di punti di riferimento
e la fermata per il ritorno è a circa 1 km dal camping).
Un piccola curiosità del Dole è che il market è piccolo ed i
rifornimenti arrivano in tarda mattinata così che il pane fresco c’è
solo a mezzogiorno (il pane della Croazia è tutto molto morbido),
tuttavia già dalle 7,30 del mattino c’è la coda per
l’approvvigionamento (che è lo stesso fattibile la sera prima magari
alle 21 visto l’orario di consegna della merce). Il camper service non
c’è e bisogna andare a secchiate nei bagni. Si spende circa 19 euro al
giorno compreso lo sconto con la camping card (anche se fanno un po’ di
storie ad accettarla).
17/08/04
Comincia il viaggio di ritorno che durerà 4 giorni.
Si parte al pomeriggio in direzione nord verso Biograd al camping
Soline. Il camping è molto grande, bello e pulito. La spiaggia estesa e
ci sono molti servizi. A circa 200 dal campeggio, percorrendo la
spiaggia si arriva in un piccolo centro turistico con ristoranti e bar
tipici dove si può magiare praticamente sulla spiaggia e c’è anche un
parco giochi per i bimbi (a pagamento). Al camping Soline è bene farsi
consegnare prima le tariffe e prepararsi un conteggio prima di andare a
pagare per evitare dei conti sbagliati, inoltre non accettano la
camping card ed è meglio pagare in Kune (ci abbiamo rimesso 5 euro per
loro arrotondamenti).
In spiaggia ci sono i sassolini con la punta aguzza! (non sono l’ideale
per i bimbi).
19/08/04
Partenza da Biograd per Trieste. Scegliamo l’autostrada A1. (è
nuovissima, inaugurata a luglio, molto scorrevole e sempre libera dal
traffico. L’unico handicap è che è lontana 30 km dalla costa e quindi
non si vede il panorama, ma visto il viaggio di andata con il percorso
Senj-Zara allucinante…è preferibile per un rientro veloce!). A Trieste
dormiamo in un parcheggio illuminato a circa 2-3 km dall’ingresso della
autostrada.
20/08/04
Partenza per Meldola (FC) con varie soste.
Consigliamo vivamente di non utilizzare il telefono cellulare perché è
costosissimo (sia in chiamata che in ricezione), meglio acquistare una
scheda telefonica ed andare in una delle tante cabine.
Totale del viaggio 21 giorni;
Camper: CI modello Mizar 180 del 1998;
Km percorsi circa 2100;
Spesa: gasolio (200 euro); campeggi (456 euro);
Problemi: nessuno.