29 luglio 2008, partiamo per la Croazia dove rimarremo dieci giorni. Ad Ancona carichiamo la nostra macchina su un traghetto diretto a Spalato. Per noi è la prima volta in Croazia e dopo aver letto molti racconti di viaggio e da cima a fondo la guida acquistata per l'occasione abbiamo deciso...
...di non aver deciso nulla.
Abbiamo poche idee ma confuse, e senza un programma preciso decideremo
di giorno in giorno cosa fare.
L'arrivo:
Arriviamo a Spalato subito dopo pranzo. Avremmo
voglia di fermarci a vedere la città di cui abbiamo molto sentito parlare,
ma la situazione è caotica, la giornata caldissima e decidiamo di andarcene
subito verso nord. Invece dell'autostrada prendiamo la strada che costeggia
il mare. Il tragitto sarà più lungo e difficile (la strada è spesso stretta e
mal messa) ma ci consentirà di vedere come cambia la costa e di farci un'idea
migliore dei posti che stiamo attraversando. Dopo circa mezz'ora di viaggio
avvistiamo da lontano Primosten
che sembra molto affascinante. Il centro storico della città è in un isolotto
collegato al mare da uno stretto ponte. Decidiamo di non fermarci e di
proseguire. Dopo un'altra mezz'ora arriviamo a Vodice, una piccola città
sul mare nell'entroterra di Sibenik.
Abbiamo letto che da queste parti ci sono diverse cose da fare: è
un buon punto di partenza per raggiungere vari posti e in più¹ si può
fare anche mare, dunque decidiamo di fermarci e di cercare un appartamento
in affitto.
Vodice:
Il cartello che indica appartamenti in affitto (Apartmani) è appeso
in moltissime abitazioni, ma ormai è quasi ora di cena e prima di trovare
un posto libero dobbiamo girare molto. Alla fine troviamo una buona
soluzione. Per 45 euro a notte affittiamo per 4 giorni un miniappartamento
con bagno e cucina in pieno centro storico, a due passi dal mare.
Sistemate le nostre cose usciamo subito per fare una passeggiata e fare cena.
Subito ci accorgiamo che Vodice è molto carina. Il centro storico è pieno
di case ristrutturate, fiori, locali e gente in vacanza. Facciamo cena
in una Konoba sul lungomare dove per circa 15 euro in due mangiamo carne,
patatine e insalata, quello che scopriremo è praticamente il menu "nazionale".
Il giorno dopo in mattinata usciamo per una giornata di mare.
Decidiamo di non prendere la macchina e di cercare a piedi un posto che
ci piaccia. Si rivelerà una scelta sfortunata: nei dintorni di Vodice
gran parte della costa è cementificata. I pochi posti dove ci sono spiagge
decenti dove stendersi sono murati di gente e trovare un posto per un
asciugamano pò essere impresa ardua. Come se non bastasse, diversi bar
sul lungomare tengono tutto il giorno a volume altissimo una tremenda
musica da discoteca.
Il primo giorno in Croazia è veramente da dimenticare, e mentre torniamo a
casa nel pomeriggio tardi decidiamo per il giorno dopo di fare
un'escursione in barca. Da Vodice, così come da Murter o
da Sibenik ogni
giorno partono barche che fanno escursioni nel
Parco delle Isole Kornati.
Per 40 euro a testa prenotiamo due biglietti: le escursioni offerte dalle
varie compagnie sono tutte simili, e nel prezzo è compreso il biglietto di
ingresso nel parco e il pranzo in barca. Si parte la mattina alle
9 dal centro di Vodice, e si fa ritorno la sera intorno alle 18.
Parco delle isole Kornati:
La mattina arriviamo al molo dove la barca è già ancorata. Prima brutta
sorpresa: la barca è piena all'inverosimile e staremo tutto il giorno sotto
al sole pigiati addosso a sconosciuti che sbevazzano a tutto
andare. Il viaggio inizia e la barca inizia a costeggiare
le circa 90 isole del parco. Le isole sono scarsamente abitate,
vengono utilizzate solamente per farci pascolare le pecore, e
l'unica possibilità di viverci sono degli alloggi chiamati
"Robinson Crusoe" dove si può vivere a stretto contatto con la natura.
Le isole sono tutte brulle e anche se sono interessanti da un punto
di vista naturalistico dopo un po' l'escursione diventa molto noiosa.
L'impressione è che la creazione del parco naturalistico sia stato un po'
un modo per attrarre turisti ma che il gioco non valga molto la candela.
A pranzo mangiamo a bordo intorno a mezzogiorno e verso le 13 veniamo
"scaricati" alla tappa di mezzo dell'escursione: il lago salato delle Kornati.
Il lago è molto bello, l'acqua pulitissima, ed è circondato da pietre,
terra e alberi. Restiamo a mollo nell'acqua per circa due ore e alle
15 torniamo alla barca. Ci aspettano altre tre ore di isole brulle,
isole brulle, isole brulle: che noia!
Prvic:
Il terzo giorno dopo le non felicissime esperienze precedenti
decidiamo di andare a Prvic, una piccola isola a dieci minuti di
traghetto da Vodice con due città di pescatori: Sepurina e Prvic Luka.
Prvic si rivela davvero all'altezza delle nostre aspettative:
le due cittadine sono molto carine, senza macchine e con appartamenti
in pietra e ristrutturati. Il mare è fantastico, non c'è molta gente e
ci sono tantissimi posti dove stare in pace a prendere il sole e riposarsi:
spiagge di piccoli sassi e scogliere, c'è davvero l'imbarazzo della
scelta. La giornata è molto bella e l'isola ci piace, per cui decidiamo
di provare a trovare un alloggio qui: i traghetti da Vodice sono molto scomodi
(durante la settimana partono alle 11 e tornano indietro alle 16 o alle 20,
la domenica partono alle 7 del mattino e tornano alle 22!) e dunque per
vivere meglio l'isola sarebbe meglio stare direttamente qui.
Purtroppo però gli alloggi a disposizione sono molto pochi e tutti
prenotati per cui dobbiamo rinunciare.
Sibenik:
Con un paio di telefonate troviamo una sistemazione in un'altra isola
che ci hanno assicurato essere bella: Kaprije (come Capri ma con la e finale!)
a circa un'ora di traghetto dalla costa. Il giorno dopo prendiamo le
nostre valigie, e ci mettiamo in macchina per Sibenik,
da dove partono i traghetti per l'isola.
Arrivati a Sibenik troviamo senza problemi il
molo da cui partono i traghetti. Il problema però è¨ dove lasciare la macchina.
Intorno al porto tutti i parcheggi costano un tot all'ora, e visto che
se l'isola ci piacerà vogliamo stare via almeno 4 o 5 giorni dobbiamo trovare
un'altra sistemazione. Parliamo con alcuni ragazzi del posto che ci
indicano un parcheggio custodito un po' fuori dal centro, dove ogni giorno si
pagano poco più di due euro. Mentre troviamo il parcheggio facciamo un
giro per Sibenik, il cui centro storico è davvero
bello. La città si sviluppa intorno al castello di San Michele, e
intorno al castello il centro storico è pieno di vicoli in pietra con
moltissimi locali all'aperto dove la gente del posto chiacchiera e beve
qualcosa di fresco.
Kaprije:
A metà pomeriggio prendiamo il traghetto per l'isola dove siamo diretti,
il viaggio dura un'ora e quando arriviamo abbiamo un'ottima impressione.
La città si sviluppa tutta all'interno di un'insenatura molto profonda,
dove sono ancorate alcune barche a vela.
La città è davvero poca cosa (non ci sono bancomat dunque occorre portarsi
soldi in contanti, la posta è aperta dalle 7 alle 9 del mattino, per fare
la spesa c'è solo un piccolo alimentari, etc) , ma è un posto tranquillo
per fare mare, e la sistemazione che abbiamo trovato presso la pensione
Gulin è eccezionale: per 50 euro a notte in due abbiamo una stanza con
bagno a pochi metri dal mare con una bellissima vista su tutta la baia.
Colazione e cena compresi! La casa che ci ospita è costruita bene, pensata
anche per turisti italiani e... attenzione attenzione, nei bagni c'è
anche il bidet!
L'isola è l'ideale per chi vuole riposare, fare mare e non avere stress.
I bambini sono lasciati liberi dai genitori e possono scorazzare
in lungo e in largo, farsi il bagno etc. Decidiamo di fermarci fino
a fine vacanza e non ce ne pentiremo. Durante il giorno mare mare e
ancora mare, cena alla pensione e poi piccole passeggiate per
la città a prendere un gelato nei 4 o 5 locali presenti.
I cinque giorni sono volati e quando arriva l'ultimo giorno ce ne andiamo
a malincuore.
Spalato:
Il giorno in cui dobbiamo imbarcarci per tornare a casa decidiamo di
passarlo a Spalato. Arriviamo in mattinata e
dopo aver parcheggiato vicino al centro storico (appena sopra al porto) ci
dedichiamo alla visita del palazzo di Diocleziano.
Il centro storico, tutto interno all'antico palazzo, è molto bello, pieno di
localini e negozietti, e piacevole da visitare. Giriamo per le strade
un paio d'ore, vediamo il lungomare e dopo una pausa per il
pranzo torniamo a prendere la macchina per imbarcarci. La vacanza è
finita davvero!
Il cibo:
Parentesi a parte sul cibo: chi non mangia carne o pesce o preferisce
non mangiare spesso queste cose in Croazia può avere difficoltà a... nutrirsi.
Nei ristoranti comuni la pizza e la pasta sono generalmente tremendi e
la cucina non sembra così varia: come contorni si possono mangiare
insalate spesso incasinate (in un'insalata di tonno una volta abbiamo trovato:
fagioli, cipolla, cetrioli, pasta scotta , peperoni, etc), omelettes e poco
altro...
Conclusioni:
I dieci giorni in Croazia sono volati, non abbiamo speso molto
(5 o 600 euro a testa tutto compreso) e siamo stati bene. Non abbiamo
visto moltissimo, ma avendo voglia di riposarci e non avendo a disposizione
tantissimo tempo abbiamo preferito dedicarci a questa parte della
Dalmazia settentrionale e non girare troppo.
Considerando che era la prima volta per noi in un paese che non conoscevamo
non abbiamo avuto difficoltà a muoverci (in molti tra i giovani capiscono
italiano o inglese, gli anziani invece spesso no e con loro è
davvero difficile capirsi) in un paese che comunque per le vacanze
di vari generi (mare, divertimento, riposo, cultura) offre molto.
Speriamo di esservi stati utili!