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Novalja Novalja Pag Pag - città

Il costume tradizionale degli abitanti di Pag è molto colorato ed è di origine veneziana. Il costume maschile è semplicissimo: una camicia e calzoni bianchi e una giacca corta nera e l’ unico ornamento è costituito da un fazzoletto di seta di un colore vivace e un berretto rosso. Il costume femminile al contrario è molto elaborato ed è costituito da un vestito con tantissime piccole pieghe, una camicia ornata con pizzo, e gioielli. Invece di un fazzoletto, la donna di pag indossava la “pokrivaca”, una tela inamidata che veniva avvolta attorno alla testa a forma di triangolo il cui bordo viene ornato con pizzo ed è fissato al capo con due spilloni d’ oro. Le donne indossavano anche orecchini, anelli, collane e crinali. Gli orecchini cavi, composti di tante particelle a forma di goccia allungata si indossavano per le feste (sposalizi e battesimi). Quasi tutte le donne di Pag avevano almeno un paio di questi orecchini la cui misura era determinata dalla ricchezza materiale della famiglia, ma che oggi hanno perso il loro simbolismo e costituiscono solo una parte del costume nazionale tradizionale. Le collane d’oro più spesso erano fatte di lamine sottilissime a forma romboidale, e il ciondolo preferito era la croce. Gli anelli erano di diversa fattura, a seconda dalla ragione per la quale si indossavano. I padrini di cresima di solito regalavano ai loro figliocci anelli d'oro scuro, senza alcun ornamento. Gli anelli di fidanzamento erano sottili,ma quello da donna poteva avere anche una pietra preziosa. Gli anelli erano spesso una parte della dote che per generazioni passava da madri alle figlie,erano decorati con monogrammi e  gemme ed erano considerati i più preziosi.

Dopo il matrimonio  le donne toglievano l’anello di fidanzamento e indossavano quello matrimoniale, insieme all’ anello ereditato che simboleggiava il loro collegamento alla casa nativa. Il valore materiale dell’oro era grande, e le famiglie lo custodivano in scrigni che venivano tenuti dalla donna più anziana della famiglia. I gioielli venivano tolti dagli scrigni solo per le festività e tranne che per i crinali, la maggior parte di questi gioielli si usa ancora.
Un tipo di gioiello che si indossava esclusivamente come ornamento nel costume nazionale erano i peružini e potevano essere fatti d’oro o di platino, ma più spesso erano d’argento e consistevano di una pallina lavorata a filigrana, con piccole decorazioni. Si poteva trovare sotto forma di orecchini o di collana, ma oggi esistono solo come collana. I peružini sono di epoca rinascimentale e giunsero a Pag nel XV secolo da Venezia.
Dalla fine del XX secolo gli orafi di Pag hanno ricominciato la produzione artigianale dei peružini tradizionali.
Va comunque specificato che gli abitanti di Pag non erano orefici, infatti di questo mestiere si occupavano i forestieri – gli abitanti di Pag erano soliti recarsi in Italia a comprare gli ornamenti d’ oro, fino al XX secolo a Venezia, e più tardi a Trieste.
L’ oro significava sicurezza materiale, e lo indossavano solo le donne; gioielli d’argento erano rarissimi e d'argento venivano fabbricati i grandi crocefissi di filigrana che costituivano parte del patrimonio delle famiglie.

Pag Pag Pag - torre Novalja - chiesa della beata Vergine

Una delle manifestazioni culturali più importanti è il carnevale estivo dell'isola di Pag durante il quale sulla piazza Petar Krešimir IV l`orchestra comunale suona musiche tipiche, si cantano canti popolari, si tiene il ballo mascherato, e viene dato uno spettacolo teatrale popolare “Robinja“(La serva). L’edizione classica autentica, e cioè quella che precede l’inizio della quaresima, che è la manifestazione originaria si tiene dalla metà di gennaio (primo sabato dopo l’epifania) fino al digiuno di inizio quaresima (martedì alla vigilia delle Sacre ceneri). A scopo turistico il carnevale di Pag viene replicato anche a fine luglio. Durante il carnevale ogni sabato negli alberghi e nei ristoranti ci sono feste mascherate, che culminano gli ultimi tre giorni nella festa in maschera in Piazza Petar Krešimir IV. Il giorno delle Ceneri - ultimo giorno di carnevale - si brucia il pupazzo Marko, colpevole di tutte le miserie e il male occorso nell’ anno precedente.
Molto importante è anche l'sposizione della pecora e del formaggio di Pag che viene organizzata dal 2001 ogni prima settimana di luglio, e si articola in diverse competizioni durante le quali vengono assegnati premi per la migliore pecora dell’isola, per il miglior formaggio con assaggio finale. E da non dimenticare la Festa delle olive di Lun, tradizione iniziata nel 2005 viene replicata ogni anno in primavera. 

Altre manifestazioni importanti sono:
- La Colazione di Pasqua – si organizza dal 2001 il lunedì dell'Angelo nelle ore mattutine nella piazza principale della città e con accompagnamento di musica e canzoni tipiche;
- Festa di maggio – festa gastronomica organizzata per la festività del primo maggio con ampia offerta di cibi tipici e specialità dell’isola;
- Novaljski fuštan – sfilata di moda con elementi etnografici (fuštan = una parte dell’abbigliamento femminile di Novalja). La manifestazione si organizza dal 2004 nella seconda metà di maggio;
- festa dell`Assunzione - viene celebrata il 15 agosto con una processione solenne e con una ripresa del Festival della canzone nakanat che ha la sua celebrazione originale a novembre durante la festa di Santa Caterina.
- Festival della canzone nakanat dell’isola di Pag – si organizza dal 2003 nel periodo della festa di Santa Caterina – protettrice della parrocchia di Novalja (il 25 novembre). Il canto nakanat è il canto popolare tradizionale a due voci e vi partecipano cantautori di tutta l’isola.
- Novaljski raspivani Božic (Natale cantato di Novalja) – si organizza dal 1997 tra Natale e Capodanno e vi partecipano gruppi corali e cori isolani ed esterni.

pecore di Pag gli olivi di Lun Stara Novalja Pag

L'isola è anche fonte di numerose leggende, una delle quali riguarda dei misteriosi passaggi sotterranei.
Sotto la città di Pag esisterebbero infatti numerosi cunicoli che in passato sono serviti per comunicazioni segrete tra gli organi del governo politico, ecclesiastico e civile della città, ma anche come via di fuga in caso di necessità. Si pensa che si diramino dalla torre Skrivanat, sotto il monastero Benedettino, alla chiesa dell’ Assunzione di Maria, e che una parte dei cunicoli porti al Palazzo ducale e al cortile parrocchiale.
Una seconda teoria sostiene che il centro dei passaggi sia sotto la piazza Petar Krešimir IV, da dove si possono raggiungere anche il cortile parrocchiale, il monastero Domenicano, palazzo Matasovic, la  chiesa dell’ Assunzione di Maria e la torre Skrivanat. La reale esistenza di questa serie di passaggi collegati tra loro non è ancora stata provata, ma sono stati scoperti un ingresso interrato nel cortile di palazzo Matasovic, un passaggio abbastanza lungo sotto piazza Petar Krešimir IV, nel Palazzo episcopale, e l’ uscita al mare nella parte occidentale della torre Skrivanat.
Un'altra antica leggenda riguarda il pozzo del monastero benedettino.
Secondo questa leggenda Pag venne colpita da una terribile siccità che minacciava la sopravvivenza dei cittadini di Pag i quali pregarono la Madonna della Città Vecchia e in risposta ottennero che il pozzo del monastero si riempisse d’acqua al punto che quale che fosse la quantità d’acqua prelevata il pozzo non si svuotasse mai. Alcune settimane dopo, la pioggia tornò a cadere sull’isola e l’acqua nel pozzo del monastero tornò al livello usuale, al quale, dice la leggenda, si mantenne per sempre.

Un capitolo a parte deve essere dedicato alla gastronomia dell'isola. Oltre al famoso agnello, e alla varietà di pesce freschissimo bisogna ricordare anche:
- il tipico formaggio di Pag – formaggio fresco si acquista negli ultimi mesi d’inverno e nei primi mesi della primavera; il formaggio stagionato viene usato come condimento di molti piatti. Conservazione: il formaggio di Pag deve essere conservato ben oliato in un telo posto in un luogo buio e asciutto.
- il prosciutto – si produce soprattutto nella parte meridionale dell’isola, per la salatura viene utilizzato il sale dell’isola, viene affumicato e asciugato alla bora invernale;
- le sardine salate - la salatura del pesce rivestiva una grande importanza economica ed era praticata solo da  alcune famiglie, che davanti le loro porte tenevano le “mujace”, vasi speciali di legno, simili a botti, nelle quali veniva conservato il pesce salato – sgombri, sardine e merluzzi. La tradizione della salatura del pesce sopravvive ancora nella parte occidentale dell’isola a Zubovici, Kustici e Metajna. Altra attività tipica ma sempre più rara è l’affumicatura del pesce – si affumicano polpi e merluzzi.
- la pagnotta con le bietole - viene preparata con pasta di pane. Mentre la pasta lievita si prepara il ripieno con bietola lessata in acqua leggermente salata; una volta cotta la bietola si aggiungono finocchio selvatico, sale, pepe, e spezie secondo il proprio gusto. Si divide la pasta di pane in due dischi alti circa 4/5 cm si riempie con il ripieno e si cuoce in forno, oppure secondo tradizione nella campana di ferro.
- baskotini - panini secchi aromatici da mangiare da soli o inzuppare, prodotti nella città di Pag dalle suore del monastero di S.Margarita.


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