La Croazia 18 anni dopo. Un paese trasformato, con pochi retaggi del passato, (passato inteso come Jugoslavia paese membro del patto di Varsavia) visibili ancora nell'entroterra, che non è toccato dal turismo e che sopravvive grazie all'agricoltura, dove donne di altri tempi coltivano alacremente la terra per ottenere...
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di che vivere. Tutto un altro mondo rispetto alla fascia costiera,
in piena espansione turistica ed economica, che gode quindi di una marcia
in più rispetto al resto del paese. Il benessere di chi vive dell'indotto
turistico sulla costa fa da contraltare alla dura e spartana vita dei campi
nell'interno. Un contrasto percepibile agli occhi di tutti,
soprattutto chi la Jugoslavia la girò un ventennio fa, come me.
Un altro particolare che non vi sfuggirà è l'assoluta mancanza di aree
industriali (e questo dovunque), proprio per la mancanza di fabbriche.
Ciò contribuisce a dare alla Croazia quell'aria di nazione dove rifugiarsi
per ritemprarsi, rigenerarsi, godere di luoghi incontaminati e aspri,
almeno per chi vive nelle metropoli del nord ed in generale in pianura padana.
E' anche economica, soprattutto nei ristoranti dove si mangia del pesce o
grigliate di carni, e nelle camere che vengono affittate ai turisti da
privati croati (sostituendo le PANZIO' degli anni 80).
Nonostante l'enorme quantità di italiani in agosto, troverete sulla costa
tutto il posto che vorrete, senza sgomitarsi per mezzo metro di spiaggia
come succede qui da noi.
Avendo sempre delle isole davanti, il moto ondoso è quasi assente, cosicchè vi sembrerà di avere davanti un lago, e forse per gli amanti del mare in senso stretto, questo non è un vantaggio. Plitvice è un must, francamente lo immaginavo più spettacolare, Split e Trogir da non perdere assolutamente, knin e il borderline fra Croazia e Serbia rendono un immagine realistica dei problemi recenti (guerra civile), Zara pure è una mescolanza romana-veneta-slava. Niente divertimenti esagerati alla benidorm, i croati sono sobri, generalmente, se amate gli eccessi, questo non è il paese giusto. Sul tema ragazze, posso dire che sono solitamente belle nei lineamenti, alte ed asciutte nel loro tipico fisico slavo, ed apprezzano l'approccio gentile. Bandite le burinate, quindi.
Concludo dicendo che chi ci va la prima volta, magari pure non tanto convinto, non potrà tornare a casa senza la sensazione ed il desiderio di ritornarci: come le ciliegie, una tira l'altra... buon viaggio, dobro dosli, e buona permanenza in un paese accogliente.