Bibali - cinque passi per l'Istria...

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Chiunque passi per l'Istria, soprattutto al suo interno, non può restare indifferente alle meraviglie ed ai "miracoli" di pietra che nei secoli sono riusciti a fare uomini e donne. Pietra su pietra.


Com'è nata "Buona sorte"

Bona Sorte

Mi chiamo Claudia Bibalo, nata a Buie d'Istria in una calda giornata di luglio del 1953 da Margherita Stocovaz e Giovanni (Ernesto) Bibalo (di Bibali) e trasferitisi a Trieste in una fredda giornata di febbraio del 1956.
A Bibali, dai nonni Pina e Giovanni (soprannominato Faleio - dal cognome di un soldato russo prigioniero che mangiava tanto quanto lui) rimasti in Istria, trascorrevo le mie belle e spensierate vacanze invernali ed estive, scorrazzando tra campi e vigne.
Da allora è passato tanto tempo, ma l'amore per quel paesino "incantato" dove silenzio e pace dominavano la scena, pieno di ricordi sempre vivi, con i suoi particolari profumi, la sua gente semplice e vera, la sua terra rossa, è rimasto, anzi è cresciuto negli anni, diventando così forte da farmi prendere un pezzo di terra che sia solo mio. Così nel 2000, assieme a mio marito Giuliano, triestino, il mio sogno si è concretizzato. Ho scelto quello che, per me, era il più bello, tutto esposto al sole, con un imponente ippocastano. Ricordo le soste fatte da bambina con nonna Pina al rientro della spesa fatta a Buie. Era un toccasana.
Allora era un bel terreno da pascolo, nonno Faleio ci andava con la Banca e Sveglia, le sue vacche. Poi i nonni se ne sono andati per non tornare più, i figli pure ed anche le vacche.
Col passare degli anni è diventato incolto, coperto da erbaccia, rovi e spine, ma in questi anni, armati di coraggio e tanta voglia di fare, lo abbiamo trasformato in un giardino dove primeggia la terra rossa coperta da ulivi, alberi da frutto e tanti fiori.

A nostra figlia Tanja

... ai miei nonni Giovanni e Pina Bibalo del paese Bibali che non ci sono più, ai miei parenti che se ne sono andati, o hanno dovuto abbandonare questo meraviglioso piccolo pezzo di mondo, ai figli di quelli rimasti, i vari Nino, Livio, Dino, Silvio, Sergio, Franco ed altri, che pian pianino, con il loro impegno quotidiano, lo stanno cambiando e valorizzando.
In questi anni Bibali sta rinascendo, diventando un cantiere di nuove volontà, di riscoperte della tradizione e dei buoni propositi. Speriamo sia l'inizio di una ritrovata dimensione umana, legata ai grandi valori della terra.

Bibali - Bona Sorte
Bibali - gelsomino tabella con Panduro 1845
Bibali - uliveto i miei nonni Giovanni e Pina Bibalo

( L'articolo sui Bibali pubblicato su La Voce del Popolo del 13.11.2004 )

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