Bibali - cinque passi per l'Istria...

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Chiunque passi per l'Istria, soprattutto al suo interno, non può restare indifferente alle meraviglie ed ai "miracoli" di pietra che nei secoli sono riusciti a fare uomini e donne. Pietra su pietra.


Bibali - Capitel Bibali - Capitel

Scolpita nella pietra del "Capitel", oramai consumata dal tempo, la seguente scritta:
"Divoto passegier non le sia grave fermar il passo e recitar tre ave Michiel Bibalo fu Antonio f.lli questa memoria pose il 13.6.1869".

Bibali - stalla

I bibalani si appellavano alla protezione dei santi anche per il bestiame...

Bibali - bianchera Bibali - vecchia pila

Si coltivava l'ulivo, la rustica bianchera istriana ben collaudata alla bora e agli sbalzi di temperatura, ricavandone grandi quantità d'olio. La pila (giara di pietra) ne è la testimonianza. Costruita assieme alla casa, per poterla trasportare all'esterno la si è dovuta tagliare di 1 metro. Quel metro di pietra è servito poi a costruire, in parte, il "fogoler" del vicino di casa mario Gherbaz.

Bibali - giovane uliveto Claudia Bibalo con il suo primo raccolto

Si è tornati a coltivare gli ulivi, soprattutto Bianchere istriane.

Bibali - carnevale

Tradizioni
Per antica tradizione, a carnevale i gruppi in maschera fanno visita ai vari paesi con musiche e canti. Di casa in casa, una suonata, una cantata, due salti e intanto in capienti ceste e borse si raccolgono uova, salsicce, dolci e vino che le famiglie offrono e che, finito carnevale, saranno il piatto forte della festa finale.
in onore di S.Martino (11 novembre), per tradizione, veniva fatta una festa: il piatto principale era il dindio (tacchino) arrosto. Era tanto rinomata la bontà delle carni di queti animali dovuta all'ambiente in cui erano allevati che Bibali meritò l'appellativo di "paese dei dindi".
Oggi grazie alla famiglia Mamilovich (cici) si ritorna ad allevare il dindio nostrano.

Bibali - tacchini

Il patrono di Bibali è San Giorgio (23 aprile) Santo protettore di militari di ogni ordine e grado, di cavalieri,
di arcieri, armaioli, esploratori e guide.
Alcune fonti ritengono che sia il protettore anche dei pastori, degli agricoltori e dei cavalli
(Giorgio in greco "georgos" significa agricoltore).
Non deve mancare, in questa occasione di festa, la tradizionale merenda a base di spaleta, uova, asparagi
e come dolce i famosi "buzolai".