La bellissima isola di Korcula venne colonizzata dai Greci già nel VI secolo - lasciatala natia città di Knidos approdarono con le loro navi sull'isola e qui costruirono una città cinta di mura di legno, con capanne e, successivamente templi, abitazioni e magazzini: i coloni Greci chiamarono la nuova colonia Korkyra e l'isola con lo stesso nome divenne Melania o nera per via dei fitti boschi di quercia che ricoprivano tutto il territorio.
Nel 229 arrivarono i Romani che costruirono la Piazza, l'Arsenale, la Caserma il Foro e la Curia aggiungendo più tardi il Fondaco e l'Episcopio - l'isolotto su cui sorgeva Korkyra divenne una penisola con il riempimento dello stretto canale.
Nel X secolo l'imperatore Bizantino Costantino la contava tra i suoi possedimenti come città murata, cioè protetta da mura.
Alla fine del primo millennio Korcula fu teatro dello scontro tra le navi del Doge Pietro Orseolo I e dei Pirati Narentani: venne distrutta completamente nel tentativo di annientare i pirati...
La città venne ricostruita e nel XIII secolo dotata nuovamente di mura e nel XV secolo, quando divenne ufficialmente territorio Veneziano venne rinnovata e ampliata, nel XVI secolo vennero lastricate le vie e le piazze e sulle case apparvero gli stemmi nobiliari, le decorazioni, pir mantenendo intatto il carattere gotico dell'abitato...
Nei secoli seguenti si aggiungeranno decorazioni barocche, il sobborgo di Korcula fuori le mura dove si concentreranno i commercianti, gli artigiani e l'antico abitato conoscerà un periodo di decadenza per riprendersi solo dopo la Seconda Guerra Mondiale con il volgere dell'economia isolana verso il turismo...
Da vedere a Korcula città: monumenti, chiese, musei, siti storici...
Le mura, le porte e le torri della cittavecchia di Korcula - il centro storico di Korcula si trova su una penisola e a la forma di un ferro di cavallo - le costruzioni più belle sono databili tra 142 e 1570. Le mura sono Veneziane, costruite nel XV secolo: hanno due porte di ingresso - la Porta di Terraferma o Kopnena Vrata difesa dalla torre Veliki Ravelin costruita nel XIII secolo, con il ponte di pietra bianca chiamato Punat - e la Porta di Mare nella parte settentrionale della città.
Tra le due porte si trovano il Mali Ravelin una torre bassa e merlata, il Torrione Balbi a forma di tronco di cono chiamato anche Torjun, la Torre Lombardo o Piccola Torre del Rettore e la Cisterna Pubblica chiamata Trepoca.
Tra la fine delle mura e la torre successiva si trovano una scalinata neobarocca a due rampe costruita nel 1907. Dopo la scalinata la Riva prosegue con la Loggia del 1548, costruita fuori dalle mura con funzioni pubbliche e amministrative. Dopo la Loggia si arriva al Torrione Barbarigo (visibile anche dal mare) costruito tra 1458 e 1488 (chiamato sia Kanavelic che Bokar): dal Torrione comincia la passeggiata Lungomare fino al Torrione Tiepolo a nord (chiamato anche Zakrjan o Berim), per poi proseguire lungo il viale alberato che sale sopra le mura. Qui un tempo si trovavano la Torre Parilo e la Torre delle Porte Nuove ma furono abbattute nel XIX secolo. La torre successiva si chiama Torre Cappello dal suo costruttore Simone Cappello (1493): oggi è conosciuta come Torre di Ognissanti ed è a forma di tronco di cono e manca della cima così che sul terrapieno sono stati messi dei cannoni del 700.
Dietro le mura si trova l'Arsenale e da qui si ritorna alla Porta di Terraferma.
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Da vedere anche:
la Fortezza di San Biagio del 1813;
il Palazzo Comunale - costruito nel 1525, ospita tutt'oggi il Municipio;
La Cappella della Madonna della Neve - si trova tra la Porta di Terraferma e la Loggia Comunale;
la Chiesa di San Michele o Madonna della Cisterna che risale al 1412, rimaneggiata in stile barocco nel 1652; la facciata è in pietra nuda con rosone centrale a colonne. Ha un portale con lesene, due finestre barocche che danno luce all'ingresso, un campanile a vela con finestra bifora e monofora. All'interno della chiesa si possono ammirare la Madonna della Consolazione di Domenico Maggiotto, un bellissimo altare barocco in marmo, la Cappella della Madonna della Consolazione dell'800;
Casa Cerineo;
la Chiesetta di Santa Caterina del 1422;
la Cattedrale di San Marco, costruzione gotica del XV secolo - costruita su una chiesetta preesistente del XIII secolo venne portata a termine nel XV secolo - ha tre navate separate da colonne monolitiche e vide la collaborazione di diversi maestri costruttori, scalpellini e scultori: tra gli altri l'architetto Bonino da Milano, Iacopo Correr da Trani, la bottega di Marko e Piero Andrijic di Korcula. Nel 1529 venne aggiunta la Cappella di San Rocco nella navata settentrionale (1529). Il portale della Cattedrale è di Bonino da Milano (1412) ed è in stile romano-gotico con colonnette romaniche che reggono due mensole dove si vedono dei leoni che attaccano un agnello - nella lunetta si vede la statua di San marco. Sopra l'entrata della chiesa c'è un rosone e il frontone è riccamente ornato... il campanile si trova a sinistra della chiesa ed esisteva già ai tempi della chiesa romanica. Aveva due piani e una finestra sopra l'entrata. La facciata viene rifatta nel 1440. Il campanile termina con una loggia ottagonale con colonne e ornamenti: all'interno della cupola si trovano 4 campane.
All'interno la Cattedrale ha pianta rettangolare irregolare, le navate sono divise da colonne monolitiche - quelle della navata sud sono del XV secolo, quelle nord sono del XVII secolo. Nella navata meridionale ci sono una bellissima acquasantiera del XV secolo e il monumento sepolcrale del vescovo Tommaso Malombra (1513), un dittico con Annunciazione della scuola di Tintoretto e una preziosissima icona cretese chiamata la Madonna con Bambino. All'inizio della navata si trova la scultura bronzea del Cristo che porta la Croce dello scultore Lujo Lozica di Lumbarda (1983).
Nella navata centrale si possono ammirare il fonte battesimale del 700, il ciborio che sovrasta l'altare del 1846 e la bellissima pala d'altare opera giovanile del Tintoretto (1550 circa). Nell'altare sono conservate le reliquie di San Teodoro protettore di Korcula che viene festeggiato il 29 luglio.
Nella navata settentrionale è inserito il campanile , nell'abside si trova l'altare dedicato a San Giovanni del XV secolo. Nella Cappella di San Rocco si trovano tre altari, quello della Madonna del Carmine, barocco, l'altare di San Rocco, il più grande con le statue lignee di san Rocco e dei Santi Cosma e Damiano e il piccolo altare della Madonnina in legno.
Il Campanile ha a pianterreno un battistero del XV secolo che ha preso il posto della fonderia delle campane: lungo le pareti si trovano alcune sculture contemporanee, la Pietà del Mestrovic, la Madonna di Ivo Kerdic, San Giorgio di Tpmir Ivancevic, scultore di Korcula, Cristo Crocefisso di Maria Radica, anche lei scultrice di Korcula, e San Giovanni di Izvor Oreb.
La chiesa della Madonna - un tempo era cappella e mausoleo della famiglie nobiliari Gabrielis e Ismaelis ed p databile al XVI secolo - ha una facciata semplice con portale e rosone, finestre romaniche aperte sui fianchi e all'interno ospita numerose pietre tombali con stemmi.
Chiesa di san Pietro - si trova di fronte al lato nord della Cattedrale, è una chiesa gotica con campanile a vela - la statua di San Pietro sopra il portale è opera di Bonino da Milano;
la casa di Marco Polo - edificio medievale tardogotico faceva probabilmente parte dei possedimenti della famiglia Polo, commercianti Veneziani, all'estero;
Palazzo Arneri - si trova davanti alla Cattedrale, è un palazzo in stile gotico - fiorentino composto da più edifici;
Palazzo Gabriellis - ospita il museo civico di Korcula ed è un palazzo Rinascimentale: all'interno in mostra si possono vedere il lapidario con epigrafi romane e Medievali, documenti storici, arredi antichi, una raccolta di reperti del neolitico, artefatti Greci e Romani, ma anche una esposizione di materiale legato alla cantieristica navale di Korcula; al piano superiore si trovano quadri e costumi d'epoca.
Palazzo Vescovile o casa dell'Abbazia - risale al XIV secolo, ha una sala dedicata all'arte dalmata, mentre nella sala Rinascimentale ci sono quadri attribuiti a Carpaccio, Paolo Veronese, Cerano e un allievo del Tiziano, insieme a quadri barocchi e di pittori contemporanei. Molto interessante anche la collezione di sculture che comprendono tra l'antro una Madonna fiorentina.
Chiesa di Ognissanti - si trova sul lungomare, nella parte sud est della penisola dove sorge la cittavecchia; eretta nel 1301 ha aula singola, e abside semicircolare, campanile a vela in facciata in stile barocco e all'interno soffitto a cassettoni dipinto (i dipinti hanno però subito un maldestro restauro).
il Palazzo della Confraternita di Ognissanti - si trova di fronte alla chiesa di Ognissanti, risale al XV secolo. All'interno del Palazzo si trova il Museo della Confraternita.
Ci sono poi numerosi Palazzi interessanti nella parte antica di Korcula, con portali, balconi e bifore decorate.
Fuori le Mura si possono vedere la rotonda del Mercato, la chiesa di Santa Giustina a pianta ottagonale, la Chiesa di San Nicola nella parte ovest della città lungo la strada costiera.
Convento Domenicano e chiesa di San Nicola - la chiesa ha due navate, la più antica è stata costruita tra 1450 e 1506, mentre la seconda è del 1655, entrambe sono senza absidi. Le facciate presentano due rosoni e i portali sono gotico (il più antico) e barocco (il più recente). Il campanile è posto sul retro e ha cella campanaria con bifore e cupola barocca. La chiesa e il Palazzo dell'abbazia sono racchiusi da mura e nel 1571 venne saccheggiato e parzialmente distrutto da predoni Turchi per essere poi ricostruito nella sua forma originale nel XVII secolo.
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La storia di Korcula:
Si è stabilito grazie a ritrovamenti archeologici e studi sul campo che l'isola di Korcula sia stata abitata fina dal Neolitico: i reperti più antichi rnvenuti - alcuni coltelli di pietra risalenti al Neoliico - sono stati scoperti sull'isola di Badija, di fronte al porto della città di Korcula.
Nella grotta Vela Spila sono poi stati scoperti reperti del IV millennio a.C. e dimostrano che l'isola fosse un porto importante sulle rotte dei commerci dell'epoca.
Ci sono poi le leggende che parlano della fondazione della città, da quella del principe troiano Antenore che fuggendo dalla Grecia nel XII secolo si fermò a Korcula fondando la prima colonia...
La versione più probabile della fondazione della prima colonia sull'isola di Korcula è quella di coloni provenienti da Cnido in Asia Minore che all'inizio del VI secolo approdarono sull'isola battezzandola Korkyra Melania o nera per i fitti boschi che la ricoprivano.
Nel 250 il Re degli illiri Agron conquistò diverse isole tra cui anche Korcula, tornò indipendente alla morte del re, ma venne riassoggettata dalla Regina Teuta e posta sotto il controllo di Demetrio di Pharos che nel 229 la consegnerà al console romano Gneo Fulvio Centumalo.
Nel periodo delle guerre civili Korcula si schierò con Pompeo e nel 35 a.C. venne punita dal Triuviro Ottaviano che fece strage dei suoi abitanti e ne vendette una buona parte come schivi... l'isola perse allora la sua autonomia ed entrò a far parte della provincia romana Illyricum.
Con la caduta dell'Impero romano nel 481 passò sotto il dominio di Odoacre re degli Eruli, nel 493 a Teodorico re degli Ostrogoti , venne riconquistata dai Bizantini di Giustiniano e dal VII secolo accolse le popolazioni neolatine in fuga dall'invasione avaro-slave sulla terraferma.
Nel VIII secolo i pirati nella Narenta cominciarono ad assalire le città costiere dell'isola e presto, gli abitanti di Korcula, stringeranno un'alleanza di necessità con i predoni...
I Bizantini conserveranno il controllo dell'isola fino al 840 quando verrà nuovamente attaccata dai Narentani che imporranno il loro regime non solo a Korcula, ma anche Brac, Lastovo, Mljet, Vis e Hvar.
Con l'evangelizzazione dei Narentani cominciò la costruzione di chiese e cappelle nelle città e nelle campagne di Korcula e nell'anno 1000 l'isola venne liberata ad opera dei Veneziani del Doge Pietro Orseolo II che distrusse la città di Korcula e ne fece un presidio con a capo Stefano Querini..
1100 l'isola venne occupata dai Genovesi e a questi rimase fino al 1125 quando i Veneziani la riconquistarono: ne manterranno il controllo per 55 anni fino a quando cioè Re Kalaman d'Ungheria non se ne impossessò nel 1102.
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Dal 1180 Korcula fece parte dei domini Ungheresi insieme alla Dalmazia, ma nel 1214 l'isola ebbe il suo primo Statuto (Statuto et Leges Civitates et insula Curzolae), critto il latino: una raccolta di tutte le consuetudini degli isolani di Korcula che costituiscono la base dell'autonomia giuridica del Comune di Korcula - verrà stampato a Venezia nel 1614 e con modifiche successive nel 1648 come Libro delle Leggi e degli Statuti della Città di Curzola e rimarrà in vigore fino al 1814 quando verrà sostituito dal Codice Civile e Penale Austriaco.
Nel 1220 Korcula venne data in feudo ai Frankopan da Re Andrea II d'Ungheria insieme a Lastovo, Brac e Hvar, ma ritornerà ai Veneziani nel 1240, governata dalla famiglia Zorzi che ne manterranno il controllo con sorti alterne, rinforzando le mura difensive della città di Korcula.
Nel 1298 presso l'isola di Korcula 95 galere genovesi guidate da Lamba Doria sconfissero 85 galere Veneziane guidate da Andrea Dandolo: fra i prigionieri si conta anche Marco Polo insieme ad Andrea Dandolo.
Nel 1354 i Genovesi saccheggeranno Korcula , ma gli eredi di Zorzi la tennero in feudo fino al 1358, anno in cui Venezia abbandonò la Dalmazia cedendola insieme alle isole al Re d'Ungheria Lodovico d'Angiò e l'ammiraglio Bucardo di Ellenbach venne eletto Conte di Korcula, Vis, Brac e Hvar, al quale successe Jacopo de Cessanno di Zara. Morto Jacopo nel 1366 gli Ungheresi riassunsero il controllo dell'isola per cederla nel 1390 a Stjepan Tvrtko I, ma dal 1413 al 1420 Korcula venne acquistata dalla Repubblica di Ragusa e rivenduta ai Veneziani ai quali passerà definitivamente nel 1420 pur rimanendo autonoma e rimarrà di Venezia fino al 1797. Risalgono a questo periodo le fortificazioni a protezione dalle incursioni dei pirati turchi che proseguirono fino al XVIII secolo.
Negli anni del dominio Veneziano l'isola affronterò diversi flagelli: nel 1483 scoppiò un'epidemia di peste, seguita dal flagello delle locuste e nel 1483 Federico di Aragona, figlio di Re Ferdinando II Re di Napoli con il quale Venezia era in conflitto, sbarcò sull'isola attaccando la città di Korcula, rovinando le campagne e i raccolti, .
Dal 1529 al 1530 fece ritorno la peste e nel XVI secolo cominciò la caccia ai lupi che, fatti arrivare sull'isola da nemici di Venezia, depredavano greggi e bestiame.
Il 5 agosto 1571il viceré di Algeri Uluz Alì arrivò con la sua flotta fin sotto le mura di Korcula, e sarebbe riuscito ad entrare nella città assediata se le donne di Korcula non si fossero presentate sulle mura vestite da uomini inducendolo alla fuga con l'idea di aver mal valutato le forze avversarie e di non poter quindi sostenere e vincere la battaglia.
Nel 1617 seguì una nuova pestilenza che ridusse drasticamente la popolazione dell'isola, spazzando via intere casate nobiliari.
Dal 1797 Korcula divenne possesso degli Austriaci prima e dei Francesi poi (1806) e annessa al Regno d'Italia. Venne poi occupata dai Russi ed entrò poi a far parte delle Province Illiriche di Napoleone.
Nel 1813 venne conquistata dagli Inglesi che la dotarono di un corpo legislativo locale e di un Governatore Generale - il colonnello Robertson - e poi ceduta nuovamente agli Austriaci nel 1815 con il Congresso di Vienna.
Nel 1816-17 l'isola venne colpita dalla Carestia, nel 1828 venne abolito il vescovato di KOrcula e nel 1852 fece la sua comparsa un parassità che distrusse completamente la produzione di uva locale spingendo la popolazione dell'isola a emigrare verso America e Australia.
Nel XIX secolo l'isola venne coinvolta nella lotta per l'unità della Dalmazia e nel 1871, con l'aiuto dell'Austria, passò ai Croati.
Con la fine dell'Impero Austriaco Korcula passò allo Stato di Serbi Croati e Sloveni, ma il 15 settembre subì l'occupazione da parte dell'esercito Italiano.
Nel 1921 con il Trattato di Rapallo l'isola venne ceduta alla Jugoslavia e nei vent'anni successivi conobbe un tracollo economico con una nuova emigrazione di abitanti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale venne lungamente bombardata e nel 1941 venne occupata e annessa al Regno d'Italia - nel 1943 verrà occupata dai Tedeschi e nel 1944 verrà liberata dai Partigiani di Tito.
Per altri 20 anni gli abitanti dell'isola emigreranno in cerca di fortuna fino a quando dal 1965 comincerà a svilupparsi il turismo...
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