Il baldacchino del ciborio è decorato da lussuosi mosaici (l'Annunzazione, i medaglioni con i volti dei martiri parenzani).
L'abside è ricoperta da numerosi mosaici, un vero e proprio capolavoro dell'arte bizantina. Nella semicupola
c'è la statua della Madonna sul trono, con a fianco due arcangeli ed i volti dei martiri istriani; in mezzo al gruppo,
a sinistra, si vede il volto del vescovo Eufrasio con in mano il modello in miniatura della chiesa; al suo fianco
c'è suo fratello Claudio e tra loro il volto di un ragazzino, il figlio di Claudio.
Nella parte bassa del mosaico è rappresentata l'Annunzazione,
l'incontro di Maria ed Elisabetta e tre altri personaggi ( Zaccaria, l'arcangelo Gabriele e Giovanni Battista ).
Sotto di esso si trova uno spazio coperto da blocchi di pietra in marmo con incrostazioni in madreperla e pietra
di vari colori. Sul fondo del semicerchio dell'abside si trova innalzata la cattedra vescovile.
L'arco dell'abside ha nella sua parte interna dodici medaglioni con il mezzobusto dei santi ed un medaglione
centrale con il volto simbolico di Cristo come agnello; sul muro frontale dell'abside si trova una composizione:
Cristo sulla sfera e sei apostoli ad ogni lato (il mosaico è stato danneggiato nel XVIII secolo e restaurato nel 1891).
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Nell'abside settentrionale è stata conservata una parte del mosaico originale. Nel pavimento della navata settentrionale
ci sono 2 strati di mosaico: quello più profondo appartiene alla basilica del IV secolo, e l'altro alla chiesa del V secolo.
La porta del muro settentrionale conduce al corridoio e poi alla sagrestia, aggiunta nel XV secolo.
Dallo stesso corridoio, attraverso il portico del XIII secolo e l'atrio a forma ellittica si arriva alla cappella
della memoria che ha il simbolo del granchio di San Mauro ed è del 1247. Nell'abside meridionale è stata conservata
una parte del mosaico originale; nella lunetta sopra l'abside ci sono i resti di dipinti del XV secolo.
Il soffitto del XV secolo è stato restaurato solo recentemente. Nelle mura meridionali ci sono tre cappelle, delle
quali quella occidentale ricostruita nel XVII secolo e quella orientale nel XIX secolo.
Lo spazio tra di esse è stato recentemente trasformato in cappella; nella cappella centrale sono poste
le panchine corali del 1452, in quella occidentale si trova il grande quadro di Antonio Vivarini del 1440,
e le composizioni: L'ultima cena (J.Palma jr.) e Gesù in casa di Mattia e Marta (officina di Francesco Bassano).
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